L’Autodromo Nazionale di Monza a nord di Milano, nella Villa Reale, la più grande villa recintata d’Europa, ospita il Gran Premio d’Italia. Unico Gran Premio, insieme a quello di Gran Bretagna, ad essere sempre stato presente in calendario fin dal 1950; nessun altro circuito ha ospitato più Gran Premi di Monza. E, notizia proprio di ieri, Monza sarà ancora nel calendario iridato per ben cinque stagioni, grazie ad un accordo raggiunto tra ACI e la F1.
90° GRAN PREMIO D’ITALIA
MONZA ENI CIRCUIT
Round 14/21 – 6/7/8 settembre 2019
Gran Premio #1011
Monza è l’unico vero tempio della velocità rimasto in Formula 1. Le velocità di punta sono pazzesche, è la pista dove la trazione in uscita dalle chicane ed il motore contano più che su ogni altra. Il calore e l’entusiasmo dei tifosi è alle stelle e tutti venerano una sola religione: la Ferrari! E la Ferrari si presenta all’appuntamento di Monza più in forma e carica che mai. Lo scorso weekend, in Belgio, il Cavallino ha centrato la prima vittoria stagionale con Leclerc, al primo successo in carriera.
Ieri, invece, grande festa a Milano per i 90 anni del Cavallino. Campioni del presente e del passato della Rossa hanno sfilato davanti a migliaia di tifosi per celebrare la lunga storia della Ferrari. Un evento sicuramente riuscito che bissa il successo del Festival 2018 alla Darsena.
Tornando a Leclerc, purtroppo il pilota monegasco ha trionfato a Spa in un fine settimana tragico: durante la Feature Race della F2 il pilota francesce Anthoine Hubert è stato vittima di un fatale incidente: uscito di pista in cima al Raidillon, ha sbattuto violentemente contro le barriere di protezione sulla destra ed è “rimbalzato” in pista dove è stato centrato dalla vettura guidata dall’americano Juan Manuel Correa. Un T-Bone accident che non ha lasciato scampo al giovane francese e che ha causato un serio infortunio allo statunitense, ora verso la riabilitazione. Quanto accaduto speriamo serva a fare sempre più passi in avanti sul fronte della sicurezza; sfortunatamente questo tipo di incidenti (a “T” appunto) sono davvero rimessi al caso. Richiedere test più severi sulla cellula di sopravvivenza in caso di impatti laterali è mandatario.
Il circuito di Monza è caratterizzato da quattro lunghi rettilinei inframezzati da tre chicane e dalla curva Parabolica, l’ultima, che immette sul traguardo. Si tratta del tracciato con la più alta media oraria tra quelli del calendario e anche quello con la gara più breve in termini di durata: i 305 km vengono percorsi in un’ora e venti minuti circa. Monza, più di ogni altra pista, mette a durissima prova i motori e i freni: le staccate sono molto violente, soprattutto la prima, e il rischio di finire “lunghi” è sempre in agguato. In passato, quando ancora regnava la massima libertà sull’uso delle componenti meccaniche e non si badava a spese, si usavano dei motori appositamente solo per questo tracciato. Stesso discorso per i dischi dei freni.
Inutile dire che tutte le attenzioni, e le conseguenti pressioni, saranno sulla Ferrari. Il team di Maranello in Belgio ha dimostrato di avere ad oggi forse il motore più potente tra quelli in pista: imbarazzante la differenza di velocità rispetto a tutti gli altri sul lungo rettilineo del Kemmel. Il Cavallino soffre ancora i tratti guidati e pecca molto dal punto di vista dell’usura delle gomme, aspetto che ha consentito ad Hamilton e Bottas di scavalcare Vettel a Spa e di avvicinarsi molto, nel finale, a Leclerc.
Tuttavia, sembra davvero sia giunta la volta buona di tornare a vedere la Ferrari trionfare a Monza dopo ben nove anni. Nelle ultime cinque edizioni ha sempre vinto la Mercedes, anche se lo scorso anno la Ferrari conquistò tutta la prima fila. Chiamato al riscatto soprattutto Vettel, parecchio in affanno quest’anno. In Belgio, comunque, non fosse stato per il suo aiuto Leclerc non sarebbe riuscito ad accumulare un tale vantaggio da poter resistere ad Hamilton nel finale.
Gli ingredienti per una gara spettacolare ci sono tutti. E ricordate: Monza è unica!
Per questo evento Pirelli porterà in pista mescole C2 (Hard), C3 (Media), C4 (Soft)
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Italia
Circuito: Autodromo Nazionale Monza
Posizione: Google Maps
Lunghezza del circuito: 5,793 km
Giri da percorrere: 53
Distanza totale: 306,720 km
Numero di curve: 11
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C2 (Hard), C3 (Media), C4 (Soft)
Primo Gran Premio: 1921
Apertura farfalla: 70% della percorrenza
I RECORD
Giro gara: 1:21.046 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h14:19.838 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Vittorie pilota: 5 – M Schumacher, L Hamilton
Vittorie team: 18 – Ferrari
Pole pilota: 6 – L Hamilton
Pole team: 20 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.368 – A Ascari
Km in testa team: 7.433 – Ferrari
Migliori giri pilota: 5 – L Hamilton
Migliori giri team: 19 – Ferrari
Podi pilota: 8 – M Schumacher
Podi team: 68 – Ferrari
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PIRELLI: LA PREVIEW
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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