F1 | Gran Premio di Spagna 2018, gli ascolti di Sky e TV8

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
17 Maggio 2018 - 21:00
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Gli ascolti del Gran Premio di Spagna 2018 registrano un punto negativo per la differita di TV8, mentre SKY resta in linea con il 2017.

Partendo dal satellite, la gara di Barcellona vinta da Hamilton ha totalizzato 1 milione e 144.000 spettatori, un dato pressoché identico a quello del 2017 (sole 11.000 persone in più) quando fu lo stesso campione inglese a vincere davanti a Sebastian Vettel. 

Il dato davvero negativo è quello di TV8, ma con un retroscena. La differita sul canale in chiaro di Sky ha registato 941.000 spettatori, meno della metà rispetto a quanto fatto dalla RAI dodici mesi fa quanto furono 2 milioni e 149.000. Il retroscena sta nell’orario di trasmissione. Con la replica della gara data per le ore 21.00, il via è stato invece trasmesso a partire dalle ore 20.00. In questo, e nell’orario posticipato rispetto a quanto in uso in RAI, può spiegare questo dato piuttosto allarmante.

Resta quindi da capire se la tendenza è comunque in calo tra due settimane, quando le monoposto correranno il Gran Premio di Montecarlo, una delle tappe che solitamente raccoglie maggiori consensi tra gli spettatori. Anche se va considerato che quest’anno la gara sarà trasmetta in differita da TV8.

Segue il riepilogo degli ultimi anni per quanto riguarda il Gran Premio di Spagna.

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Un Commento su “F1 | Gran Premio di Spagna 2018, gli ascolti di Sky e TV8”
Lucifero Regazzoni dice:

Il calo degli ascolti. Annoso problema. Pare che Sky non se ne lamenti molto, probabilmente è in linea con le aspettative per il prodotto che la F1 è oggi. Poi bisogna vedere le cause che hanno generato negli anni questa diaspora di spettatori…
Il problema è della Formula 1, che sta perdendo appeal anno dopo anno, senza interessare nuove generazioni? Oppure è una questione di reti televisive, dove RAI ha, per motivi storici, una potenza maggiore nel raggiungere gli spettatori? O, ancora, è la monotonia recente delle vittorie Mercedes a disaffezionare il pubblico? Se la Ferrari facesse un filotto di quattro o cinque mondiali di fila, cosa succederebbe in termini di auditel? Forse è una concomitanza di tutte queste cause ad influenzare i dati.
La F1, in primis, pare uno sport con problemi di audience. Liberty media si sta forzando di renderla più spettacolare, a mio avviso proponendo idiozie che la snaturerebbero, ma ciò conferma il timore di un calo dell’interesse globale nei confronti di questa categoria.
Gli ascolti Sky non credo siano così negativi, la diretta è ovviamente vincolata agli utenti a pagamento, quindi parte da una base già limitata, e direi che è in linea con gli anni passati. La differita, invece, oltre al posizionamento orario opinabile (alle 21 si scontra con tutte le prime serate), riguarda un canale che ha iniziato solo recentemente a trasmettere le gare con le monoposto: è ridicolo pensare possa raggiungere i picchi passati di mamma Rai. TV8 non è Rai1. E bisogna tener presente che l’offerta televisiva di oggi, è molto più competitiva rispetto ad un era pre digitale terrestre. La MotoGP, del resto, che è nel palinsesto una realtà affermata da anni, va meglio, sì, ma non poi così meglio… Ed è una competizione di più facile digestione, perché si tratta di una corsa che dura mezz’oretta, senza complicazioni come pit stop o safety car. Il prodotto è più digeribile, rispetto ad uno che ti occupa quasi due ore.
Detto questo, è possibile che ad incidere siano anche i risultati sportivi. Se uno ha il presentimento che sarà una bella gara, o, anche sapendo il risultato, paradossalmente il gran premio se lo vede lo stesso. Se le rosse si giocheranno il mondiale quest’anno, se inizieranno un ciclo vincente, probabilmente gli ascolti aumenteranno. Oppure no. Non saprei dire…
La verità è che la F1 si sta ridimensionando. È un fatto. La media degli ascolti nell’anno 2000 era di circa 11 milioni a GP. Nel 2007, nonostante Kimi campione, la media era di 7 milioni (però Brasile 9 milioni). Nel 2014 si era già scesi a 3. Oggi, causa anche tv a pagamento, si rasenta il singolo milione. Ci si può accanire dicendo che è colpa della F1, dello spettacolo, delle regole assurde o quant’altro… Tuttavia è solo il mondo che cambia.
Il mainstream una volta era un flusso, tutti vedevano tutto, perché il tutto era poco e la visione era un binario in cui lo spettatore era passivo. Oggi il mainstream è una ragnatela globale fatta a grappoli: ognuno vede quello che vuole, spesso quando vuole. Il gran premio non è più la cosa più importante che trasmettono, è, semplicemente, una cosa tra le tante. Quindi è normale che non catalizzi più lo stesso interesse. E, se ai tempi del monopolio RAI, era facile indirizzare gli spettatori, perché, su tre canali, piazzavi un programma come la F1. Oggi, la sola Sky si fa praticamente concorrenza da sola, perché oltre al GP puoi vedere svariati campionati di calcio, moto, NBA, tennis, ciclismo, oltre a una miriade di programmi o film. Davvero vi sembra lo stesso mercato televisivo di quando guidava Schumacher? Ed è sensato fare paragoni con epoche ormai anacronistiche in cui la F1 era un pezzo grosso nel mondo della comunicazione? Non è più così, si tratta di un mercato importante, ma un mercato fra i tanti. Bisognerà prenderne atto prima o poi…

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