F1 | Gran Premio di Gran Bretagna 2018: la gara dei primi dieci

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Valentino Lui
13 Luglio 2018 - 18:01

Segue l’analisi dei primi dieci piloti all’arrivo del Gran Premio di Gran Bretagna, vinto da Sebastian Vettel su Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. 

Corsa dall’inizio movimentato grazie al contatto tra Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen che ha relegato il Campione del Mondo in carica in fondo al gruppo, costringendolo ad una rimonta. La fine non è stata da meno con la lotta tra Ferrari e Mercedes per la vittoria dopo le due Safety Car consecutive causate dal botto di Marcus Ericsson e dall’incidente a Copse tra Carlos Sainz jr. e Romain Grosjean.

1. Sebastian Vettel. Partenza magistrale per il pilota tedesco che sfrutta benissimo i problemi di Hamilton e si prende la 1a posizione. Nei primi passaggi si crea subito un ottimo margine di vantaggio su Valtteri Bottas e si avvia a dominare la gara. Tuttavia, l’eccessivo consumo delle coperture lo costringe ad anticipare leggermente la prima sosta, dopo la quale mantiene comunque la testa del gruppo. Poco oltre metà gara entra ancora in crisi con gli pneumatici e comincia a perdere ritmo nei confronti di Bottas. Con l’entrata in pista della Safety Car decide di rientrare per la seconda volta, montando coperture Soft nuove. Vista la scelta della Mercedes di non fermare i propri piloti, il tedesco si ritrova al 2° posto alle spalle del finlandese. Alla prima ripartenza prova un attacco, ma senza esito. Alla seconda si fa più minaccioso e Bottas si difende bene, non lasciando spazi. A cinque giri dalla fine, con una manovra molto decisa, sorprende il finnico e si riprende la 1a piazza. Grazie alle coperture più morbide allunga subito sui suoi inseguitori e riporta la Ferrari alla vittoria a Silverstone a sette anni dall’ultima volta quando trionfò Fernando Alonso. In più viene interrotta una striscia di cinque successi della Mercedes in terra britannica.

2. Lewis Hamilton. Start disastroso dell’inglese che perde subito la 1a posizione a vantaggio di Sebastian Vettel, viene sopravanzato da Valtteri Bottas e insidiato da Kimi Raikkonen. Proprio il finlandese della Ferrari arriva lungo alla curva tre e con un contatto gomma contro gomma lo manda in testacoda. Caduto in penultima posizione, comincia una rimonta furiosa al ritmo di circa un sorpasso al giro e senza particolari problemi risale fino al 6° posto. Allungando forse troppo il primo stint di gara sale fino alla 2a piazza prima di dover lasciare strada a Bottas. Effettuata la sosta torna in 6a posizione e sfruttando le coperture Medie nuove, comincia a recuperare su Daniel Ricciardo. Proprio l’australiano gli lascia il 5° posto fermandosi per primo per la seconda sosta. All’entrata della Safety Car, come il compagno di scuderia, non rientra ai box e, così facendo, sale in 3a piazza, alle spalle di Vettel. Subito dopo le ripartenze, non ha lo spunto per impensierire il tedesco e viene anche incalzato da Raikkonen. Difesosi senza grosse difficoltà, sale al 2° posto dopo il sorpasso ai danni di Bottas e si costruisce un piccolo margine di vantaggio sull’altro finlandese per portare a casa una 2a posizione quasi inaspettata dopo il primo giro.

3. Kimi Raikkonen. Spunto molto efficace per il pilota finlandese che prova a mettersi in scia di Sebastian Vettel, ma viene costretto ad allargarsi da Valtteri Bottas. Alla terza curva prova a sopravanzare Lewis Hamilton all’interno, ma arriva lungo e il suo pneumatico anteriore sinistro si scontra con la posteriore destra dell’inglese mandando in testacoda la Mercedes. A causa di questo, perde due posti a vantaggio delle due Red Bull anche se prima della fine della prima tornata, si riprende la posizione su Daniel Ricciardo. Nei giri successivi tenta anche di sopravanzare Max Verstappen senza però riuscirci. Tra i piloti di testa è il primo ad effettuare la sosta, scontando anche i 10 secondi di penalità per il contatto con Hamilton. Tornato in pista si ritrova in 10a piazza e risale velocemente fino alla 6° prima di guadagnare altri due posti dopo la prima sosta dell’inglese della Mercedes e la seconda di Ricciardo. Con l’entrata in pista della Safety Car rientra a sua volta per la seconda volta e viene sopravanzato da Hamilton che intanto non si era fermato. Alla prima ripartenza è autore di un duello spettacolare con Verstappen che però sorride all’olandese. Alla seconda è più accorto e stavolta conclude il sorpasso. Negli ultimi giri tiene un ottimo ritmo che gli consente quasi di lottare per la vittoria. Dopo aver tentato di prendere la posizione a Hamilton, riesce ad aver ragione di Bottas per guadagnarsi il podio. Alla fine, spronato dallo stesso Arrivabene, tenta di riprendere Hamilton per il 2° posto ma il ritmo dell’inglese è abbastanza buono per difendersi. Grazie a questo risultato il finlandese raggiunge Fernando Alonso a quota 97 podi in carriera e porta la seconda Ferrari sul podio a Silverstone per la prima volta dal 2004.

4. Valtteri Bottas. Scatto molto positivo per il finlandese della Mercedes che sopravanza Kimi Raikkonen e anche il compagno di scuderia Lewis Hamilton. Nelle prime tornate però, perde subito contatto da Sebastian Vettel e gestisce il suo vantaggio su Max Verstappen. Poco prima della sosta recupera parte dello svantaggio su Vettel, ma effettuato a sua volta il pit-stop rimane in 2a posizione. Dopo pochi giri comincia a recuperare terreno sulla Ferrari, però quando sembra avviato a riprenderlo definitivamente, entra in pista la Safety Car. Al muretto Mercedes decidono di non fermarlo e così facendo sale in testa alla gara. Alle ripartenze è molto abile a difendersi, ma a lungo andare non regge il confronto e viene infilato in sequenza da Vettel, Hamilton e Raikkonen. Negli ultimi passaggi si ritrova incalzato anche da Daniel Ricciardo ma è in grado difendere il suo 4° posto fino alla fine. Curiosamente si tratta del primo Gran Premio di questa stagione in cui l’alfiere della Mercedes termina ai piedi del podio.

5. Daniel Ricciardo. Start non eccezionale per l’australiano che all’inizio guadagna due posizioni grazie al contatto tra Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen per poi perderne una a vantaggio del finlandese nel corso del primo giro. Nei passaggi successivi tenta di rimanere attaccato al finlandese senza però avere mai una concreta occasione per sopravanzarlo. Ritardando leggermente la prima sosta, sale al 3° posto prima di rientrare in pit-lane e scendere in 5a piazza e poi 4° dopo il pit-stop di Hamilton, guadagnando così la posizione di Raikkonen grazie alla penalità comminatagli. Poco prima dell’inizio del regime di Safety Car rientra per la seconda sosta ed è il pilota più svantaggiato di tutti dall’entrata in pista della vettura di sicurezza perché perde il vantaggio delle coperture Soft nuove. Nel corso delle ripartenze non è in grado di impensierire Raikkonen prima e Verstappen poi, guadagnando la posizione sull’olandese solo dopo un suo testacoda alla penultima curva. A fine gara, insidia Valtteri Bottas per il 4° posto ma il finlandese si difende con ordine fino alla bandiera a scacchi. Per il pilota della Red Bull si tratta della seconda 5a piazza consecutiva a Silverstone ed eguaglia il suo peggior risultato stagionale al traguardo.

6. Nico Hulkenberg. Prima tornata magistrale per il pilota tedesco che dall’11° piazzola, sale al 6° posto. Per tutta la prima parte di gara viene incalzato da Charles Leclerc, ma riesce a difendersi molto efficacemente. Alla 9° tornata viene sopravanzato da Lewis Hamilton. Ritorna brevemente 6° dopo la sosta di Kimi Raikkonen, ma non può resistere al ritorno dello stesso finlandese che si riprende la posizione. Fermatosi a sua volta al 20° passaggio, insieme a Carlos Sainz jr., è l’unico in tutta la gara a montare pneumatici a mescola Hard e, caduto in 10a piazza, risale il gruppo fino a tornare al 7° posto. Con l’entrata della Safety Car, sceglie di non effettuare la seconda sosta e si mantiene in coda ai primi sei. Una volta ripartita la corsa, non ha la possibilità di impensierire Daniel Ricciardo e si limita a difendersi. Con il ritiro di Max Verstappen guadagna una posizione e staccato Esteban Ocon, taglia il traguardo tranquillamente. Il tedesco si dimostra un pilota di gran costanza, in questa stagione ogni volta che è arrivato a fine gara ha guadagnato dei punti.

7. Esteban Ocon. Prima parte di gara abbastanza vivace per il francese che, guadagnati due posti in partenza, rimane sempre in lotta con Charles Leclerc e Carlos Sainz jr.. Rientrato in pit-lane scende in 13a posizione, ma risale senza particolari problemi fino all’8a piazza. Con il ritiro del monegasco della Sauber, il francese diventa il primo avversario per Nico Hulkenberg, ma l’ottimo ritmo del tedesco negli ultimi giri non gli consente di attaccarlo. Il pilota della Force India migliora così il suo 8° posto del Gran Premio di Gran Bretagna della stagione 2017.

8. Fernando Alonso. Inizio corsa abbastanza anonimo per l’asturiano che rimane nei bassifondi della classifica fino alla prima sosta. Essendo tra i primi a rientrare, risale parecchie posizioni fino alla 7° prima dell’incidente di Marcus Ericsson e, effettuato il secondo pit-stop, scende in 10a piazza. Alla ripartenza ingaggia una lotta con Kevin Magnussen che termina proprio all’ultimo giro con lo spagnolo che riesce ad aver ragione del danese. Grazie anche al ritiro di Max Verstappen, il pilota McLaren coglie il secondo 8° posto consecutivo dopo quello guadagnato a Spielberg. In più con questo risultato, il pilota spagnolo raggiunge i 200 Gran Premi a punti.

9. Kevin Magnussen. Partenza problematica per il pilota della Haas che a centro gruppo è vittima di un contatto con il compagno di scuderia Romain Grosjean che gli danneggia il fondo della vettura e gli costa tre posizioni durante il primo giro. Uscito dalla zona punti dopo il sorpasso di Lewis Hamilton, ritarda di molto la prima sosta e risale fino alla 7a piazza. Rientrato in pista, rimane per qualche giro ai margini della zona punti e, non effettuando la sosta in regime di Virtual Safety Car, sale al 9° posto. Dopo la ripartenza, battaglia con Fernando Alonso per difendersi e dopo uno scambio di posizioni sembra riuscirci. Proprio all’ultimo passaggio si deve arrendere, ma grazie al ritiro per problemi tecnici di Max Verstappen, termina la corsa al 9° posto.

10. Sergio Perez. Partenza con pericolo per il messicano che perde il controllo della vettura in curva 1 e finisce in testacoda tagliando la strada alle Williams partite dalla pit-lane. Ripartito dall’ultimo posto, effettua quasi subito la prima sosta e comincia a recuperare posizioni sugli altri piloti. Salito in 13a piazza, si ferma per una seconda volta, perdendo due posizioni. Guadagnati ben tre posti per i ritiri di Carlos Sainz jr., Romain Grosjean e Max Verstappen, è protagonista di un duello con Pierre Gasly per l’ultima posizione in zona punti. A quattro tornate dalla conclusione con una manovra al limite, il francese sopravanza il messicano che non ha più la possibilità di replicare. A gara finita, l’azione del pilota della Toro Rosso viene ritenuta irregolare e Gasly subisce una penalità che assegna la 10a piazza al messicano. Per la Force India si tratta del secondo Gran Premio consecutivo con entrambe le vetture in zona punti.

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