F1 | GP Russia, gara: la parola a Mercedes, Ferrari e Red Bull

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
1 Ottobre 2018 - 17:19

Seguono le dichiarazioni dei piloti di Mercedes, Ferrari e Red Bull, al termine del Gran Premio di Russia, sedicesima prova del mondiale di F1 2018. A Sochi è stato dominio Mercedes, con Lewis Hamilton che vince e vola a +50 su Sebastian Vettel, 3°. In mezzo Valtteri Bottas, protagonista di un contestato ordine di scuderia. Kimi Raikkonen ha chiuso 4°, mentre Max Verstappen, premiato Driver of the Day, è risalito fino alla 5° posizione, davanti a Daniel Ricciardo.

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MERCEDES

44 | LEWIS HAMILTON


“Non ho chiesto io di far rallentare Valtteri. Quando in radio mi hanno spiegato che gli avevano ordinato di lasciarmi passare non ho provato una bella sensazione. Io poco prima avevo detto al team di fargli velocizzare il passo. Avevo Sebastian sulla coda e si stava avvicinando molto. Ovviamente, passare Valtteri in quel modo e in quel momento non mi ha fatto piacere. Nel finale non sapevo cos’era previsto ed attendevo notizie dal team, che però non sono arrivate. Sapevo comunque che il team avrebbe voluto la mia vittoria, con quell’ordine che hanno dato. Onestamente mi viene difficile trovare le parole giuste, è una sensazione davvero strana. Abbiamo dominato in questo weekend, ottenendo una doppietta e con il team che ha svolto un lavoro fantastico, prendendo una decisione molto difficile, ben sapendo che li avrebbe esposti a molte critiche. Ma abbiamo meritato questo risultato. Detto ciò, non avrei mai voluto vincere una gara così in tutta la mia vita, e voglio solo rendere merito a Valtteri. Non sono molti i compagni di squadra che avrebbero fatto quello che ha fatto lui”.

77 | VALTTERI BOTTAS


“Sono rimasto sorpreso dalla richiesta di lasciar passare Lewis. Credo che il team fosse preoccupato a causa del blister sugli pneumatici di Lewis, temendo che rischiasse di perdere la seconda posizione con Sebastian. E non sarebbe di certo stato l’ideale per la classifica. Penso che fosse questo il problema. Alla fine non è andata così male, anche se, mettendoti nei panni di Toto o di qualsiasi team principal, non è mai facile prendere decisioni del genere. Sono certo che il team pensa anche a me, così come pensa a Lewis come pilota e come persona, ma devono prendere le decisioni giuste per ottenere il massimo da ogni weekend di gara. A fine della gara non mi aspettavo di poter ripassare davanti a Lewis, ho solo chiesto quali fossero i piani del team per capire che cosa dovevamo fare. E’ un peccato non aver ancora vinto in questa stagione, e oggi (ieri ndr) rappresentava una bella chance. Non ci sono riuscito, fa niente. L’importante per me è ricordare al team che livello di prestazione ho tenuto in questo weekend”.

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FERRARI

5 | SEBASTIAN VETTEL


“Il feeling con la macchina era buono oggi (ieri ndr). Ero in condizione di attaccare, ma non veloce come i miei rivali. E’ ovvio che il nostro passo era decisamente migliore di quanto visto nelle libere, ma comunque non abbastanza per mettere pressione ai nostri avversari. Abbiamo provato di tutto e sono contento di essere salito sul podio, ma è chiaro che questo non era il risultato al quale ambivamo. Al via sono scattato bene, ma non avevo molto spazio per riuscire a passare. Dopo il pit stop sono riuscito a scavalcare Lewis, ma lui ne aveva più di noi ed alla fine c’è stato poco da fare. Nelle ultime due gare abbiamo perso punti, e ciò non ci aiuta ovviamente. Ma abbiamo un piano da seguire e speriamo di poter fare progressi nelle prossime uscite. Forse i prossimi circuiti saranno più adatti alla nostra monoposto, ma potremo saperlo effettivamente soo quando ci andremo. Dobbiamo continuare a spingere e a provarci. Non si può mai sapere cosa potrà accadere nelle prossime gare”.

7 | KIMI RAIKKONEN


“La mia gara di oggi non è stata molto movimentata, essendo quasi sempre da solo. Purtroppo è accaduto quello che mi aspettavo, né più né meno. Il feeling con la macchina era piuttosto buono, anche se con il primo set di pneumatici abbiamo sofferto un pò con l’anteriore sinistra. Una volta passati alle soft, però, la macchina era davvero piacevole da guidare. Purtroppo ci è mancata velocità in qualifica, ed ovviamente qui a Sochi in gara era difficile superare”.

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RED BULL

3 | DANIEL RICCIARDO


“Il primo giro è stato abbastanza confusionario. Due monoposto stavano combattendo in curva 8 e, quando ho provato a passarle, sono finito sullo sporco e poi fuori pista, perdendo delle posizioni. Ho quindi provato a prendere la scia di quella che penso fosse una McLaren, ma quando sono uscito dalla scia ho colpito alcuni detriti, danneggiando la mia ala anteriore. Da quel momento in poi, ho avuto qualche difficoltà e la mia gara è stata in solitario. Come team, il quinto ed il sesto posto credo fosse il massimo ottenibile in questa gara, vista la nostra posizione di partenza. Certo è che mi sarebbe piaciuto arrivare più vicino al quinto che non al settimo. Il nostro passo, in definitiva, si è mostrato migliore delle previsioni e sono ancora convinto che abbiamo preso la decisione giusta nel finire qui a Sochi in penalità. Sulla carta, piste come Suzuka, Austin e Città del Messico dovrebbero essere più favorevoli per noi. Forse ho dimenticato cosa significa assaporare lo champagne sul podio, e prima che finisca la stagione voglio tornarci. A Suzuka farò quello che posso per ottenere questo obiettivo”.

33 | MAX VERSTAPPEN


“Questo 5° posto lo considero un ottimo risultato, divertendomi molto. Ho fatto una buona partenza, un buon primo giro e da quel momento in poi mi sono districato nel traffico più facilmente del previsto, gestendo molto bene gli pneumatici. Qualche problema l’ho avuto quando Gasly si è fermato davanti a me, visto che ho dovuto girargli attorno. In curva 2 sono stato attento ad evitare ogni contatto e, dopo soli 8 giri, eravamo già quinti, ancora nella finestra di pit stop di Ferrari e Mercedes. Dopo i loro pit stop mi sono ritrovato inaspettatamente al comando, ma riuscivo a tenerli dietro, segno della bontà del nostro passo anche con pneumatici usati. Una volta fermatici noi, quindi, è stata solo una questione di portare la macchina al traguardo. La strategia era giusta perché le gomme Soft erano l’unica opzione che avevamo per andare il più lunghi possibile. Oggi è andata meglio del previsto, e spero che anche da qui alla fine le cose andranno meglio di quello che ci aspettiamo”.

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