F1 | GP Malesia, l’analisi dei primi 10 piloti

F1GP MalesiaGran Premi
Tempo di lettura: 4 minuti
di Valentino Lui
5 Ottobre 2016 - 18:45
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Inauguriamo una piccola rubrica che parlerà dell’analisi di gara dei primi 10 piloti all’arrivo. Partiamo con il Gran Premio della Malesia.

1. Daniel Ricciardo. La buona partenza permette al pilota australiano, complice anche il contatto tra Nico Rosberg e Sebastian Vettel, di mettersi da subito all’inseguimento di Lewis Hamilton. All’inizio riesce a contenere il distacco dal pilota Mercedes, il quale poi mette fra sé e il pilota Red Bull un margine di sicurezza. Difende strenuamente e con successo dagli attacchi del compagno di scuderia Verstappen la sua seconda posizione che, al ritiro di Hamilton, diventa la prima. Il pit-stop contemporaneo dei due piloti Red Bull lo favorisce permettendogli di vincere la gara senza particolari problemi.

2. Max Verstappen. Dopo la partenza non felice riesce a recuperare subito posizioni, prima su Raikkonen e poi su Perez. Opta per una strategia diversa dal compagno di squadra fermandosi già al 9° giro. Con le soste dei piloti davanti a lui arriva anche a comandare la gara per 5 giri. Dopo la seconda sosta cerca di sfruttare i pneumatici più freschi ma non riesce a sopravanzare il compagno Ricciardo. A fine gara, a parità di mescola, non impensierisce più l’australiano andando a completare la doppietta Red Bull.

3. Nico Rosberg. Inizio gara decisamente sfavorevole per il pilota Mercedes che, dopo il contatto con Vettel e il successivo testacoda, alla fine del primo giro si ritrova in 17° posizione. Il potenziale della sua macchina gli permette di risalire fino al 5° posto per poi sorpassare Raikkonen per la quarta posizione, azione che gli costerà una penalità di 10 secondi a fine gara. Dopo l’ultima sosta, giro dopo giro, guadagna il tempo necessario sul pilota Ferrari per salire sul terzo gradino del podio nonostante la sanzione.

4. Kimi Raikkonen. Già dopo la prima curva rimane l’unico pilota Ferrari in gara. Grazie alla diversa strategia di Verstappen per un po’ di giri occupa il terzo gradino del podio che però perde alla 19° tornata a vantaggio dello stesso olandese. Il ritiro di Hamilton gli ridà la possibilità per lottare per la terza piazza ma prima subisce il sorpasso da Rosberg, poi non riesce a mantenere il pilota tedesco ad una distanza di 10 secondi per centrare l’obiettivo podio.

5. Valtteri Bottas. Il pilota finlandese corre una gara abbastanza solitaria senza particolari spunti o colpi di scena. Sceglie di partire con le gomme Medie per uno stint lungo e le condizioni dei pneumatici gli permettono di puntare ad una strategia con una sola sosta alla 29° tornata. Questa sua scelta gli permette di risalire dalla 11° posizione di partenza fino alla 5° già dopo 10 giri. Scala poi in 6° per il sorpasso di Rosberg per poi riguadagnare la quinta col ritiro di Lewis Hamilton.

6. Sergio Perez. Partenza molto buona per il messicano che dopo un solo giro si ritrova terzo; tuttavia non riesce a difendere la posizione da Verstappen prima e da Raikkonen poi. Il primo pit-stop lo riporta in 9° posizione, ma la seconda sosta leggermente anticipata e le gomme Hard gli permettono di recuperare fino al 6° posto finale.

7. Fernando Alonso. Rettilineo e prima curva da manuale per lo spagnolo che dall’ultima piazzola guadagna posizioni fino alla 12ª. Gli pneumatici nuovi gli consentono di effettuare anche un paio di sorpassi prima della fermata ai box. Ricaduto al 15° posto recupera senza particolari problemi fino alla 10° piazza. Alla seconda fermata sceglie una strategia aggressiva montando le gomme Soft. Grazie alle coperture più morbide risale fino alla 7° posizione alla fine della gara.

8. Nico Hulkenberg. Il pilota tedesco della Force India si difende bene durante il primo stint di gara, però la scelta di montare le gomme Medie al primo pit-stop non gli permette di riguadagnare le posizioni perdute. Invece le ultime due parti di gara sono favorevoli al tedesco che risale in 9ª posizione per poi superare Jenson Button per l’8° posto.

9. Jenson Button. Il pilota inglese dopo una buona partenza dalla 9ª posizione sprofonda a centro gruppo a seguito della prima sosta. Le gomme Hard gli permettono di sfruttare i pit-stop degli altri piloti per ritrovarsi al 6° posto. La seconda fermata lo relega ai margini della zona punti: arriva ad occupare l’8ª posizione, ma non può opporsi al ritorno di Hulkenberg che, con gomme leggermente più fresche e un motore Mercedes sulla vettura, lo sopravanza al 43° giro.

10. Jolyon Palmer. Alla partenza recupera 5 posizioni grazie ai contatti tra gli altri piloti per poi riperderne un paio subito dopo. La strategia ad una sosta paga molto e gli consente di recuperare fino alla 9ª posizione al momento della sua unica sosta al 30° giro. Ridisceso nelle retrovie, sfrutta le soste di Nasr, Sainz jr ed Ericsson per raggiungere il margine della zona punti. Il ritiro di Hamilton al 40° giro gli permette di salire al 10° posto e di guadagnare il primo punto della sua carriera in Formula 1.

Segue l’infografica Pirelli degli stint di gara.

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