F1 | GP Giappone, il via al microscopio: errore di Vettel non fatale, Bottas è una fionda

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
14 Ottobre 2019 - 23:11
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La partenza del Gran Premio del Giappone ha visto spegnersi le speranze di vittoria dei tifosi Ferrari dopo pochi secondi a causa della non precisione al via di Sebastian Vettel e del contatto di Charles Leclerc con Verstappen. Questo, almeno, è stato il verdetto a caldo.

P300.it ha analizzato gli istanti precedenti e successivi allo spegnimento dei semafori, avvalendosi delle riprese onboard di quattro monoposto (Vettel, Bottas, Hamilton, Verstappen) e di un video amatoriale di un tifoso, presente in tribuna principale, che ha ripreso lateralmente lo start delle vetture delle prime due file.

Quello che emerge dall’analisi è prima di tutto lo scatto fulmineo di Valtteri Bottas rispetto a tutti i suoi colleghi, compagno di squadra compreso. Il secondo dettaglio rilevante riguarda il tentennamento di Vettel. Analizzando le immagini non è infatti sicuro che, pur partendo regolarmente, il tedesco sarebbe riuscito comunque a contenere lo scatto del finlandese. 

Ma andiamo con ordine.

Il video che vi proporremo tiene conto dei frame delle sorgenti originali (30 al secondo) ed è stato realizzato con la tecnica del blending: è stata utilizzata l’immagine del momento dello spegnimento dei semafori come base e, a questa, è stato “sottratto” il video in movimento. Se la macchina è ferma l’immagine resta bianca perché non ci sono differenze, se la macchina si muove iniziano a vedersi i contorni perché l’immagine non è più allineata a quella di base. Il tempo di reazione dei piloti, quindi, viene calcolato in base a quanto l’immagine resta bianca e appena la ruota compie un primo step visibile. Qui un esempio del procedimento.

Segue ora il video che riassume la situazione totale, un multiscreen rallentato delle fasi di avvio dalle telecamere onboard di Vettel (in alto a sinistra), Bottas (in alto a destra), Verstappen (in basso a sinistra) ed Hamilton (in basso a destra). Le immagini sono sincronizzate con le luci del semaforo principale: il timer aiuta a capire quanto il video viene rallentato ed accelerato rispetto alla velocità reale.

Da questo video possiamo osservare tutte le fasi del via. Innanzitutto abbiamo lo scatto anticipato di Vettel, che avviene 9 frame (3 decimi di secondo) prima dello spegnimento. Il tedesco ferma la monoposto proprio nel momento in cui le luci si spengono ed impiega altri tre decimi per partire. Un tempo comunque regolare.

Al suo fianco c’è Charles Leclerc, non incluso nel video: il monegasco, rispetto al compagno, dallo spegnimento del semaforo impiega un frame in più – circa 33 millesimi – per scattare dalla seconda posizione.

Passiamo ora a Valtteri Bottas. Il finlandese della Mercedes, come già successo in altre occasioni – Austria 2017 su tutte – indovina il momento per rilasciare la frizione. Il suo tempo di reazione è di appena tre frame dopo lo spegnimento del semaforo: un decimo di secondo, un nulla. Questo gli porta un vantaggio enorme non solo rispetto a Vettel ma a chiunque gli sta intorno.

Tenendo a mente che la fila interna (Leclerc, Hamilton etc) può essere stata leggermente penalizzata a livello di grip visto il meteo di sabato, la rapidità di Bottas può essere apprezzata dal via di Verstappen, alle sue spalle in quinta posizione. L’olandese impiega 8 frame (2,6 decimi) per partire con la sua Red Bull. Nonostante sia il più veloce dopo il finlandese, Max impiega più del doppio del tempo rispetto alla Mercedes che, infatti, si vede andare via rapidamente di fronte a lui.

Arriviamo alla ripresa dalla Mercedes di Lewis Hamilton, forse quella più significativa. L’onboard camera dell’inglese riprende semaforo, Vettel e Bottas (a sinistra) più Leclerc di fronte a lui. Da questa angolazione si può notare quanti metri Bottas riesca a recuperare nei primi 4/5 secondi non solo rispetto a Vettel ma su entrambe le Ferrari. Da notare che il campione in carica è il più lento dei primi cinque a partire. Passano 12 frame, 4 decimi di secondo, prima che la sua Mercedes si muova dalla quarta casella.

Il terzo video arriva da Twitter e mostra la partenza dalla tribuna principale. L’inquadratura è perfetta, perché mostra esattamente le prime due file con Vettel davanti a Leclerc, Bottas e Hamilton.

Da questo si nota come il “non” jump start di Vettel (fortunato a non far scattare i sensori) in realtà fa perdere al tedesco molto meno tempo di quanto si pensi. Ciò poteva essere comprensibile prima di tutto dal fatto che ha perso solo una posizione su Bottas, ma da questo ultimo video si vede come le due Ferrari, dopo lo scatto in avanti della #5 e la successiva fermata, partano e procedano in realtà insieme, equamente distanziate come si può vedere dai seguenti fotogrammi. Sulla Rossa di Leclerc, tra l’altro, c’è uno slittamento in seconda marcia che gli fa perdere leggermente in accelerazione.

Con i seguenti due frame si può notare quanto spazio Valtteri Bottas guadagni prima che Vettel, Leclerc e Hamilton si muovano a loro volta e quanto sia efficiente il suo scatto. Si tratta di poche decine di centimetri guadagnate in un paio di decimi, ovvero tantissimo. 

Con i seguenti due, infatti, possiamo chiaramente capire quanto sia Bottas a partire meglio rispetto agli altri tre.

Qui abbiamo “fermato” il finlandese sulla linea rossa posta circa 16 metri dopo la sua casella (le posizioni in griglia sono separate una dall’altra di 8 metri). Valtteri si trova già a metà macchina su Leclerc, il che significa che su otto metri di distanza dalla Ferrari del monegasco ne ha recuperati più di sei nello spazio di sedici! E non è finita.

In quest’ultima immagine si nota chiaramente la disposizione di Vettel, Leclerc e Hamilton, che ricalca le relative posizioni di partenza. Chi è completamente “fuori sede” è il finlandese, il quale si trova già completamente affiancato alla Ferrari #16 e pronto a scartare sulla sinistra la #5, con Vettel che non verrà comunque raggiunto dal compagno di squadra mantenendo la seconda posizione.

Considerando che Vettel, a causa dello scatto poi non sanzionato, in questa immagine si trova comunque qualche decina di centimetri più avanti rispetto a dove sarebbe stato con una partenza “normale”, è facile ipotizzare che per non essere superato da Bottas sarebbe dovuto partire con un tempo di reazione praticamente identico a quello del finlandese; di fatto, il tempo perso per l’inconveniente al via non ha contribuito in modo sostanziale a quello che è stato considerato come un disastro su alcuni media. In definitiva, se Vettel non avesse avuto tentennamenti e fosse partito in linea con il suo compagno come posizione e tempo di reazione, probabilmente sarebbe stato comunque sopravanzato dalla Mercedes.

Il dato certo della partenza di Suzuka, quindi, è l’assoluto capolavoro di Bottas rispetto a tutti i suoi colleghi. Con un decimo di secondo di reazione rispetto ai 2,6 di Verstappen, ai 3 di Vettel, ai 3,3 di Leclerc ed ai 4 di Hamilton, il finlandese ha potuto così prendersi di forza la prima posizione. Lo stesso, seppur in misura minore, si può dire dell’olandese della Red Bull: forte dei suoi 2,6 decimi di reazione, alla fine del rettilineo iniziale Max si è trovato affiancato alla Ferrari di Leclerc, più lento di 0,7 decimi nel partire, prima di essere toccato finendo in testacoda.

Quanto sia stato voluto lo start fenomenale del finlandese della Mercedes non possiamo saperlo: in atletica, ad esempio, sotto il decimo di secondo di reazione la partenza si considera falsa. Quindi, da questo punto di vista, potremmo anche pensare senza malizia ad un po’ di fortuna. Dato che, però, non è la prima volta che il #77 parte così bene, un po’ di merito glielo concediamo volentieri.

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