F1 | GP d’Austria 2018, la gara dei primi 10

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Valentino Lui
6 Luglio 2018 - 09:00

Segue l’analisi dei primi dieci piloti giunti all’arrivo del Gran Premio d’Austria 2018, vinto da Max Verstappen su Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. Dall’olandese fino a Marcus Ericsson, ultimo pilota a punti, ecco i passaggi che hanno portato alle rispettive posizioni all’arrivo. 

Corsa soggetta a molti rimescolamenti di posizione grazie ai molteplici ritiri e all’usura molto marcata delle coperture, infatti non ci sono stati incidenti tra i piloti. Nell’ordine si sono ritirati Nico Hulkenberg, Valtteri Bottas, Daniel Ricciardo, Brendon Hartley e Lewis Hamilton. Solo il ritiro del finlandese della Mercedes ha causato l’entrata in vigore della Virtual Safety Car al 14° giro.

1. Max Verstappen. Scatto abbastanza buono per il pilota della Red Bull che alla prima curva viene insidiato da Sebastian Vettel, però si difende bene e sopravanza Valtteri Bottas. Due curve più tardi perde la posizione sullo stesso finlandese, ma riesce ad avere ragione di Kimi Raikkonen con una manovra molto decisa. Nelle tornate successive tenta di rimanere a contatto con le Mercedes, senza però riuscire a mettere sotto pressione né Lewis Hamilton, né Bottas e al 14° giro sale in 2a piazza grazie al ritiro del poleman. Con il regime di Virtual Safety Car, rientra ai box effettuando l’unica sosta di tutta la gara. Tornato in pista sempre al 2° posto, si guadagna la testa della gara dopo una decina di giri più tardi, al pit-stop di Hamilton. La gara dell’olandese diventa completamente solitaria, infatti si costruisce un ottimo margine di vantaggio sui piloti al suo inseguimento, gestisce bene le coperture e resiste alla rimonta finale di Kimi Raikkonen per centrare la sua prima vittoria stagionale. Grazie al quarto successo, l’alfiere della Red Bull eguaglia il record di Eddie Irvine, quattro affermazioni senza nessuna pole position.

2. Kimi Raikkonen. Partenza eccezionale per il finlandese della Ferrari che tenta l’attacco alle due Mercedes sopravanzando Valtteri Bottas. Alla curva successiva prova anche a impensierire Lewis Hamilton, ma finisce lungo in frenata e perde prima la posizione sul suo connazionale e poi anche su Max Verstappen. In più perde quasi subito contatto dall’olandese e viene messo continuamente sotto pressione da Daniel Ricciardo. Grazie al ritiro di Bottas risale al 3° posto e, come Verstappen, effettua la sosta nel regime di Virtual Safety Car. Tuttavia, un errore alla prima curva gli costa la posizione a vantaggio dell’australiano della Red Bull che si guadagna il terzo gradino del podio. Dopo la sosta di Hamilton sale in 2a piazza per poi difendersi dai pochi attacchi portati dallo stesso inglese. Grazie all’ottima gestione delle coperture Soft non concede mai spazi alla Mercedes di Hamilton e comincia a rimontare su Verstappen. Ciò nonostante non è in grado di riprendere l’olandese e il finlandese della Ferrari si deve accontentare del secondo podio consecutivo e del terzo posto nel Mondiale Piloti.

3. Sebastian Vettel. Nonostante un buon spunto iniziale, il pilota tedesco rimane bloccato in mezzo alle altre vetture e termina il primo giro addirittura in 8a posizione. Rapidamente, sopravanza le due Haas e si mette all’inseguimento di Daniel Ricciardo. Tuttavia, non ha mai lo spunto giusto per aver ragione dell’australiano e, guadagnato un altro posto dopo il ritiro di Valtteri Bottas, rientra ai box per cambiare gli pneumatici e torna in pista alle spalle di Kevin Magnussen. Lasciatosi alle spalle il danese, comincia a rimontare prima su Ricciardo, poi su Kimi Raikkonen e alla fine su Lewis Hamilton. Proprio sull’inglese, in difficoltà con le coperture nuove, il tedesco compie un sorpasso pericoloso e spettacolare per salire al 4° posto che diventa 3° dopo la sosta di Ricciardo. Grazie all’ottima vettura di cui dispone, riesce subito a staccare Hamilton e mantiene invariato il suo distacco dal compagno di scuderia. Il pilota della Ferrari torna in testa al Mondiale grazie al contemporaneo ritiro di Hamilton e per la prima volta in stagione termina una gara in 3a piazza.

4. Romain Grosjean. Ottimo start per il pilota francese che riesce a difendersi dagli attacchi di Sebastian Vettel e inizialmente anche di Daniel Ricciardo, per poi però lasciare strada ad entrambi. Rientrato ai box al 15° passaggio, durante il regime di Virtual Safety Car, torna in pista in 8a posizione prima di beneficiare delle soste di Kevin Magnussen e di Sergio Perez per riprendersi il 6° posto. Nel corso delle ultime tornate gestisce ottimamente la sua vettura e sale in 4a piazza grazie ai ritiri di Ricciardo e Lewis Hamilton. Per il francese si tratta del primo arrivo a punti stagionale, del miglior risultato in Haas e della miglior posizione finale dal 3° posto nel Gran Premio del Belgio del 2015.

5. Kevin Magnussen. Scatto nella norma per il danese della Haas che guadagna solo una posizione, che perde subito dopo, a beneficio di Sebastian Vettel. Risalito brevemente in 5a piazza proprio davanti al tedesco, ancora una volta deve lasciargli strada dopo poco tempo. A differenza dei piloti intorno a lui, allunga di più la prima parte di gara ed effettua il pit-stop solo alla 28° tornata. Rientrato in pista in 9a posizione, sfrutta le coperture nuove per sopravanzare Carlos Sainz jr. ed Esteban Ocon, salendo in 7a piazza. Così come il suo compagno di scuderia, negli ultimi giri guadagna due posti grazie ai ritiri di Hamilton e Ricciardo e senza sbavature si difende dalle due Force India per eguagliare il suo miglior risultato stagionale. Inoltre, nella sua 50° gara, la scuderia Haas torna a portare entrambe le vetture in zona punti, non accadeva dal Gran Premio del Giappone 2017, e registra i migliori piazzamenti assoluti.

6. Esteban Ocon. Buona prima parte di gara per il francese che, entrato subito in zona punti, risale fino all’8° posto prima della sosta. Persa solo una posizione, sfrutta le soste altrui per salire in 7a piazza prima di dover lasciare strada a Kevin Magnussen. Come tutti guadagna due posti tra il 53° e il 62° giro. Negli stessi passaggi, cede la posizione al compagno di scuderia Sergio Perez per consentire al messicano di attaccare Magnussen, che non riuscendo nell’intento, restituisce la 6a piazza al francese nel corso dell’ultima tornata. Il transalpino eguaglia così il suo miglior risultato stagionale.

7. Sergio Perez. Prima stint di corsa in gran rimonta per il pilota della Force India che, scattato dalla 15° piazzola guadagna posizioni fino alla 7° prima di rientrare in pit-lane. Tornato in pista fuori dalla zona punti, risale posti grazie alle coperture Soft nuove e, dopo il doppio ritiro nelle prime posizioni, si ritrova in 8a piazza. Montando pneumatici più freschi, riceve strada dal compagno di scuderia Esteban Ocon per tentare di attaccare Kevin Magnussen, ma il danese si difende con ordine non lasciandogli spazio. Così all’ultimo giro, il messicano restituisce sportivamente la posizione ad Ocon. Per la Force India si tratta del primo doppio arrivo a punti stagionale, l’ultimo risaliva alla gara conclusiva della stagione 2017.

8. Fernando Alonso. Inizio gara molto complicato per lo spagnolo che, partito dalla pit-lane, guadagna due posizioni solo sul compagno di scuderia Stoffel Vandoorne e su Charles Leclerc, autore di un fuori pista. Ceduto subito il posto al monegasco della Sauber, l’asturiano occupa la penultima posizione fino al 24° giro quando inizia la rimonta. Fermatosi come tutti nel corso del 15° passaggio, gestisce molto bene le sue coperture e beneficia di ritiri e soste per arrivare ai margini della zona punti. Ripresosi la posizione su Leclerc, sopravanza anche Pierre Gasly e grazie alla rottura di Hamilton termina la corsa in un insperato 8° posto. L’alfiere della McLaren torna a far segnare punti per la prima volta dopo tre gare.

9. Charles Leclerc. Il pilota monegasco è autore di una bella rimonta da fondo gruppo, dove era finito a causa di un errore nel corso del 2° giro. Sceso fino alla 19a posizione, compie un’ottima serie di sorpassi prima di rientrare ai box al 15° passaggio. Perse solo due piazze, come Fernando Alonso gestisce ottimamente le coperture e grazie a soste e ritiri rientra in zona punti. Tuttavia, deve lasciare quasi subito la posizione allo stesso spagnolo della McLaren. Però, sopravanzando Pierre Gasly, si guadagna il 9° posto grazie anche al ritiro di Lewis Hamilton. Scende brevemente al 10° lasciando la posizione al compagno di scuderia Marcus Ericsson per consentirgli di attaccare Alonso e, constatata l’impossibilità di ciò, torna davanti allo svedese. Grazie alla 9a piazza, il pilota della Sauber allunga la sua serie di Gran Premi terminati a punti.

10. Marcus Ericsson. Partito con pneumatici a mescola Soft, lo svedese della Sauber è l’ultimo ad effettuare la prima sosta. Così facendo, dalla 18a piazza di partenza risale fino alla 10°. Al 45° passaggio rientra in pit-lane e torna in pista al 14° posto, perdendo la posizione sul suo compagno di scuderia Charles Leclerc. Grazie ai ritiri di Daniel Ricciardo, Lewis Hamilton e Brendon Hartley, sale all’11° posto e sopravanza Pierre Gasly per tornare in zona punti. A cinque passaggi dalla fine riceve strada da Leclerc per tentare il sorpasso ai danni di Fernando Alonso ma, non riuscendoci, rende il 9° posto al monegasco. Per il pilota svedese si tratta comunque della seconda volta in zona punti in stagione e per la prima volta dal Gran Premio del Giappone del 2013, la Sauber porta entrambe le vetture in zona punti.

Seguono le infografiche Pirelli.

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