F1 | Ci ha lasciati Dan Gurney: aveva 86 anni

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
15 Gennaio 2018 - 01:30
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Un’altra Leggenda se ne va: all’età di 86 anni (ne avrebbe compiuti 87 il 13 aprile) ci ha lasciati l’americano Dan Gurney, pilota, costruttore e team owner la cui carriera ha lasciato segni importanti negli anni ’60.

Gurney è uno dei tre soli piloti capaci di vincere una gara in F1, Nascar e Indycar: gli altri due rispondono ai nomi di Mario Andretti e Juan Pablo Montoya.

Nato nel 1931, la sua carriera in F1 inizia alla fine degli anni ’50 e termina nel 1970. Sono diverse le scuderie con le quali corre: incomincia in Ferrari per poi passare alla BRM e alla Porsche: il team tedesco conquista grazie a lui la sua prima vittoria in F1 nel 1962, in Francia. Gurney cambia ancora: Lotus, Brabham prima di sedersi sulla Eagle, che altro non è che la vettura di un team, l’All American Racers, fondato da lui e Carroll Shelby nel 1964. Sulla Mk1, la prima monoposto del suo team, ha scritto un paio di anni fa il nostro Andrea Ettori

L’esperienza di Gurney in F1 si conclude in Mclaren nel 1970 dopo 87 GP disputati, 19 podi, 4 vittorie e 3 pole position. Ma la sua carriera non è solo F1: dal 1962 al 1970 partecipa regolarmente alla 500 miglia di Indianapolis giungendo due volte secondo e una volta terzo negli ultimi tre anni. Corre anche in Indycar (ai tempi nominata USAC Championship Car), vincendo sette gare su ventotto e nella stessa decade si cimenta, instancabile, anche in Nascar, dove porta a casa cinque vittorie tutte a Riverside. 

Non soddisfatto, nel 1967 vince anche la 24 ore di Le Mans in coppia con A.J. Foyt. 

Un pilota d’altri tempi capace di essere competivo in tutte le categorie nelle quali ha corso. Inserito nel 1990 nella International Motorsport Hall of Fame, si deve a lui l’utilizzo per la prima volta di un casco integrale, al Gran Premio di Germania del 1968 corso al Nurburgring. 

L’annuncio della sua scomparsa è stato dato dalla famiglia con la nota sottostante. Gurney ha sofferto le complicazioni dovute ad una polmonite. I funerali si celebreranno in forma privata come da volontà dello stesso Gurney. “Al posto degli omaggi floreali”, si legge nella nota, “considerate una donazione alla Hoag Hospital Foundation”.

Dal mondo del motorsport, soprattuto via Social Network, sono già numerose le condoglianze giunte alla famiglia.

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