F1 | [Analisi] GP Gran Bretagna: incidente Kvyat, che spavento e quanta fortuna

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
3 Agosto 2020 - 07:30

La gomma posteriore destra salta senza avviso e spedisce il russo al muro. Tanta, tantissima fortuna: poteva andare decisamente peggio


La Safety Car che al 13° passaggio scombina le strategie di gara del Gran Premio di Gran Bretagna è provocata da una brutta uscita di pista di Daniil Kvyat con la sua AlphaTauri. Un incidente che, solo per coincidenza e fortuna, non ha avuto conseguenze più gravi per il pilota russo, uscito illeso dal suo abitacolo.

Inizialmente convinto di un suo errore – via radio Kvyat si è scusato col team – il russo ha scoperto la realtà dei fatti, decisamente un’altra.


L’onboard

Kvyat arriva alla prima leggera piega di Maggotts verso sinistra e perde improvvisamente il controllo della sua monoposto, andando a schiantarsi contro le protezioni.

Dall’onboard, nonostante sia rallentato, si intuisce la rapidità con la quale la monoposto inizia a puntare “troppo” verso sinistra fino ad obbligare il pilota dell’AlphaTauri ad un controsterzo, a conti fatti, inutile. Il russo è convinto di un suo errore ma si tratta di tutt’altro. Nello specifico un problema tecnico alla posteriore destra.


Anche dal replay esterno si nota la rapidità con la quale l’AlphaTauri parte col posteriore. Nel frame successivo si nota chiaramente la gomma posteriore destra fuori dal cerchio, la vera causa del problema.

Quando poi la monoposto si ferma sull’erba, si conferma la sensazione: la gomma posteriore destra non ha impattato contro le protezioni. Semplicemente si è afflosciata repentinamente facendo perdere a Kvyat il controllo.


Il cedimento

Il momento esatto in cui la gomma posteriore destra di Kvyat “salta” è ripreso dall’onboard di Antonio Giovinazzi, che seguiva il russo.

La distanza è di diverse decine di metri, ma si intravede chiaramente uno sbuffo che indica il momento in cui la gomma perde di colpo pressione. Dal replay esterno si nota solo lievemente, mentre dall’inquadratura dell’Alfa Romeo è decisamente più distinguibile.

Non ci sono ancora notizie certe sul motivo del cedimento: in quel momento non c’erano detriti chiaramente visibili in pista, ma il team sta comunque investigando sull’incidente.


La fortuna

L’incidente non ha avuto conseguenze sul pilota ma solo sulla monoposto. Kvyat, però, è stato molto fortunato. L’AlphaTauri, infatti, ha impattato nell’ultima fila di gomme a protezione del guardrail.

Sarebbero stati sufficienti dieci metri più a destra per vedere la monoposto picchiare direttamente contro il guardrail con un angolo di impatto pericoloso, tra l’altro con il pilota che non ha tolto le mani dal volante prima dello schianto, rischiando quindi di farsi anche male ai polsi per il contraccolpo sullo sterzo.

In questo caso possiamo parlare, ovviamente, anche di fortuna, ma vie di fuga e posizionamento delle barriere di protezione vengono studiate accuratamente quando si parla di sicurezza. Questo anche per ricordare le voci che volevano un GP di Gran Bretagna corso nel senso inverso. Un’ipotesi sostanzialmente impossibile per la configurazione attuale degli spazi di fuga, che andrebbero completamente riprogettati per assecondare il nuovo senso di marcia.

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