F1 | 2004-2018: quattordici anni di differenze in un video

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
7 Marzo 2019 - 01:10
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Dieci cilindri contro sei, 3.000 cc aspirato contro 1.600 cc turbo ibrido. Juan Pablo Montoya sulla BMW-Williams FW26 del 2004 contro Kimi Raikkonen sulla Ferrari SF71H del 2018. 

Quattrordici anni di differenza per due Formula 1 che, in realtà, sono quanto di più diverso si possa chiedere. Perché le differenze sono tante, tantissime. Carreggiata, larghezza degli pneumatici, conformazione degli stessi (slick contro scanalati), peso minimo (605 kg contro 733), lunghezza, durata delle Power Unit. Potremmo, insomma, andare avanti all’infinito.

Due giri, l’1:19.525 del colombiano contro l’1:19.119 del finlandese, che rappresentano penultimo ed ultimo record della pista di Monza. Uno fatto segnare durante le prove libere del GP d’Italia 2004, l’altro (valevole per la Pole) nelle qualifiche dell’ultimo Gran Premio corso all’Autodromo Nazionale.

Il canale ufficiale della Formula 1 ha pubblicato dopo la pole record di Kimi un video parallelo nel quale i due giri vengono comparati in immagini ed audio. Inutile dire che lo strillo del V10 BMW copre completamente il sordo V6 ibrido della Ferrari…

È interessante, soprattutto, seguire passo passo il compare dei due giri per capire le profonde differenze nel comportamento delle monoposto a distanza di quasi tre lustri. 

 

RETTILINEO

Si parte con i due piloti che attraversano la linea del traguardo nel medesimo momento. La prima differenza è subito pronta: Montoya, grazie al suo formidabile V10 e ad una monoposto più leggera, prende un considerevole vantaggio sul rettilineo che porta alla prima variante. Quando il colombiano raggiunge il cartello dei 150 metri la Ferrari è indietro di qualche decina, nonostante l’uso del DRS.

 

PRIMA VARIANTE

Forte del vantaggio acquisito in rettilineo, Montoya entra ed esce prima della Ferrari dalla prima variante, grazie ad una monoposto più agile in ingresso sul lento. L’interno cordolo è leggermente più permissivo nel 2004, con il colombiano che riesce a tagliare leggermente di più la traiettoria in ingresso.

 

LA ROGGIA

Nuovo allungo con la Curva Grande verso la variante della Roggia. Qui la Williams, se possibile, guadagna ancora sulla Ferrari: il vantaggio è addirittura di quasi 50 metri, con Raikkonen prossimo al cartello dei 100 mentre Montoya si trova in prossimità di quello dei 50. 

 

INGRESSO A LESMO

Superata la variante della Roggia la Williams è ancora davanti alla Ferrari. In ingresso della prima di Lesmo, Montoya è in prossimità del cordolo interno mentre la Ferrari lo inquadra ancora da lontano. Il vantaggio è ancora di qualche decina di metri, ma è proprio da questa curva che inizia la rimonta della Rossa. 

 

INIZIA IL RECUPERO

La prima di Lesmo è la curva che mette in mostra tutto il progresso di questi quattordici anni. La Ferrari, forte di carreggiata più ampia di 20cm, gomme più larghe e in formato slick contro le scalanate, affronta la piega con una velocità decisamente superiore rispetto alla FW26, tanto da recuperare quasi tutto lo svantaggio in percorrenza. La Williams è alla fine del cordolo interno, la SF71H è già più vicina.

 

TRA LE DUE LESMO

La prima di Lesmo è stata incredibilmente in favore della SF71H. Lo svantaggio è stato praticamente annullato, con il cartello dei 100 metri raggiunto dalla Williams con un leggero anticipo sulla Ferrari. 

 

RICONGIUNGIMENTO

All’ingresso della seconda di Lesmo le due monoposto sono praticamente alla pari, con la Ferrari leggermente più interna rispetto alla Williams. Anche in questo caso la velocità di percorrenza è in totale favore della SF71H, che esce molto più veloce per lanciarsi verso l’Ascari pronta a sfruttare per la seconda volta il DRS.

 

IL SERRAGLIO

Soto il ponte del Serraglio, per la prima volta, la Ferrari si trova in vantaggio sulla Williams. Grazie alle due curve di Lesmo Raikkonen ha annullato lo svantaggio e si è messo davanti a Montoya.

 

VERSO L’ASCARI

La Williams non demorde e nonostante l’ala mobile attiva sulla Rossa recupera ancora terreno sul dritto. Le due monoposto arrivano praticamente appaiate al cartello dei 100 metri dall’ingresso della Variante Ascari. Si tratta dell’ultimo momento in cui le vediamo “affiancate”. 

 

INGRESSO ASCARI

Solo grazie all’ingresso, operato ad una velocità decisamente superiore da Raikkonen per i vantaggi tecnici già sottolineati tra le due monoposto, la SF71H si riporta davanti alla FW26 e per tutta la percorrenza della Variante Ascari guadagnerà terreno.

 

VANTAGGIO NETTO

In uscita dall’Ascari la Ferrari è nettamente davanti alla Williams e con una velocità di uscita superiore, che le permette di lanciarsi sul rettilineo di ritorno potendosi difendere da un potenziale ritorno. 

 

IL RETTILINEO DI RITORNO

I due ponti pedonali del rettilineo di ritorno mostrano quanto la Williams, ripresa velocità, cominci a riguadagnare terreno sulla Ferrari. Si nota chiaramente come, con la SF71H immortalata sotto i due ponti, la FW26 sia più vicina al secondo rispetto al primo. 

 

VERSO LA PARABOLICA

Al cartello dei 50 metri dall’ingresso della Parabolica la Ferrari è ancora in vantaggio, ma questo si è ridotto grazie alla strapotenza della Williams in piena velocità. Un vero siluro che permette a Montoya di riavvicinarsi a Raikkonen.

 

BEATI I FOTOGRAFI…

La postazione dei fotografi, sospesa sopra l’ingresso della Parabolica, ci permette di valutare la differenza in termini di metri tra le due monoposto quando approcciano l’ultima curva. La Ferrari è già verso il punto di corda, la Williams è ancora indietro. Da qui in poi la SF71H farà valere le sue doti in percorrenza per allungare ancora.

 

IN USCITA DALLA PARABOLICA

Ecco l’uscita dalla Parabolica. Quando la Ferrari raggiunge l’apertura del guardrail (pitturata di arancione) già verso l’esterno, la Williams è ancora alla corda. Quando, invece, la FW26 raggiunge la stessa apertura, la SF71H è già all’esterno proiettata verso il traguardo. Nella percorrenza in uscita la Rossa è anche aiutata dall’asfalto oltre la riga bianca esterna rispetto alla ghiaia presente in passato.

 

INGRESSO BOX

Ecco il vantaggio della SF71H all’altezza dell’ingresso della corsia box. Alla destra della Ferrari si nota chiaramente il muretto che separa la pitlane dalla pista, mentre la Williams è ancora decisamente lontana. Grazie alla Parabolica Raikkonen ha allungato definitivamente su Montoya.

 

TRAGUARDO

Raikkonen taglia il traguardo con 406 millesimi di vantaggio su Montoya. Un divario accumulato fondamentalmente nelle due curve di Lesmo, all’Ascari ed in Parabolica.

 

CONSIDERAZIONI

Più veloce sul dritto e molto più lenta in curva: così risulta la Williams di quattordici anni fa nel confronto con la penultima Ferrari. La guida di Montoya, molto più “impiccata” rispetto a quella di Raikkonen, evidenza tutte le difficoltà nel portare al limite le monoposto del 2004 rispetto alle 2018. Ali più scariche, carreggiata più stretta e gomme dal grip minore impongono al colombiano uno sforzo forse maggiore rispetto a quello del finlandese. Nonostante la Ferrari risulti più veloce di quattro decimi nel computo totale, il video e le differenze di velocità tra dritto e curve quasi ingannano facendo credere che, delle due monoposto, la più veloce sia in realtà la Williams. Il sound, poi, enfatizza ancor di più queste differenze. 

Quattordici anni di differenza ed una domanda che sorge spontanea: “Quale” F1 tra le due è la più emozionante?

Di seguito, il video dei due giri comparati dall’account ufficiale F1.

 

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