ELMS Spa-Francorchamps: United Autosports domina nel diluvio, Pizzitola e Rusinov campioni LMP2

Motorsport
Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
23 Settembre 2018 - 13:58
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Nella giornata di ieri, la Direzione Gara aveva già deciso di anticipare la 4h di Spa-Francorchamps di un paio d’ore a causa delle cattive condizioni meteo previste per la giornata odierna. L’acquazzone si è puntualmente abbattuto sul circuito belga e l’appuntamento potenzialmente decisivo dell’ELMS 2018 si è disputato solo a metà. Questo non ha impedito al team Jota G-Drive di incoronare i suoi campioni LMP2, Andréa Pizzitola e Roman Rusinov, in una gara che in realtà ha visto l’Oreca del team anglo-russo come assoluta protagonista in negativo.

Dopo la partenza in regime di safety car, Pizzitola ha mantenuto il comando per qualche tornata prima di cederlo a Nicolas Jamin e al team Duqueine; raggiunto dalla vettura #31 del team Algarve-Rebellion, il francese è finito fuoripista a Stavelot nel tentativo di difendere la seconda posizione ripetendo poi lo stesso errore due giri più tardi. Pizzitola ha dunque dato il cambio a Jean-Éric Vergne, assoluto protagonista di questo campionato pur avendo solo contribuito al successo finale, che però ha dato il colpo definitivo alla gara del suo equipaggio: dopo un’ora e mezza di gara, il campione della Formula E ha spinto nell’erba ad alta velocità la Porsche #77 alla staccata della Bus Stop, facendola carambolare contro l’Oreca #31 che li precedeva. Scivolata fuori dai punti, la vettura #26 è stata penalizzata di due minuti terminando 14esima ma il dimezzamento del punteggio, unito al magro settimo posto del team Racing Engineering, ha chiuso definitivamente i conti.

Il successo ha arriso quindi al team United Autosports con la vettura #22 di Albuquerque/Hanson. Una vittoria conquistata grazie ad una mossa intelligente praticata durante la seconda safety car, quando il team di Zak Brown ha preferito richiamare ai box Hanson per sostituirlo con il più esperto Albuquerque. La sosta operata durante la neutralizzazione ha permesso alla Ligier di prendere il comando quando le altre vetture sono rientrate in regime di bandiera verde, mantenendolo fino all’esposizione della bandiera rossa. Questa vittoria ha concluso un filotto di sei successi firmati Oreca, iniziato proprio l’anno scorso a Spa-Francorchamps.

Sul podio sono salite anche l’Oreca #21 del team DragonSpeed, grazie ancora una volta all’ottimo stint in rimonta di Ben Hanley, e la Ligier #23 del team Panis-Barthez con Buret/Canal/Stevens. Quarta la #28 del team Idec Sport, fermatasi per una sosta aggiuntiva già alla partenza effettiva della gara, mentre come detto il team Racing Engineering non è andato oltre un settimo posto al termine di un fine settimana molto difficile. Beffa per il team Villorba, secondo all’inizio dell’ultimo regime di neutralizzazione che ha portato alla bandiera rossa ma scivolato al decimo a causa del pit stop effettuato per il cambio pilota: si è distinto Felipe Nasr, unico pilota ad avere effettivamente guidato la Dallara #47 in gara, ma alla fine la migliore delle vetture parmensi è stata quella del team AVF nona.

Sono 88,25 i punti sufficienti a Pizzitola e Rusinov per conquistare il titolo. Chatin/Lafargue/Rojas hanno raggiunto Nato/Petit a quota 56 in terza posizione, mentre Hanley/Hedman/Lapierre sono ora a quota 50 in quinta piazza. 

United Autosports ha conquistato una doppietta centrando il successo anche in LMP3 con la #2 di Andrews/Falb. La corsa è stata pressoché dominata dal team RLR, ma un paio di fuoripista di Job van Uitert sono costati la vittoria al team britannico. Il podio è stato completato dalla 360 Racing di Kaiser/Swift/Woodward, mentre dopo la pole position di ieri la gara della #17 del team Ultimate è durata appena cinque giri di bandiera verde prima che Jean-Baptiste Lahaye sbattesse all’uscita di Fagnes. Passo falso anche per Eurointernational, la cui #11 è stata riportata ai box per riparazioni proprio all’inizio dell’ultimo regime di safety car: la vettura non è stata quindi classificata e la corsa al titolo del team italiano si è praticamente conclusa qui. 

Con il titolo ancora in palio all’ultima gara, Farano/Garofall/van Uitert si presenteranno all’ultima gara con 67,5 punti contro i 59 di Falb e i 53,5 di Kaiser/Swift. Come detto, il gap di Mondini/van Berlo che ora è arrivato a 21 punti è con tutta probabilità incolmabile. 

In GTE, il team Ebimotors ha dominato la corsa dall’inizio alla fine grazie all’ottimo stint di Riccardo Pera contro i gentleman Gianluca Roda e Christian Ried, schierati dal team Proton. Il team comasco si è quindi portato a casa il primo successo stagionale, mentre la Ferrari #55 è risalita al secondo posto con Duncan Cameron scavalcando la Porsche #88 poco prima dell’ultima neutralizzazione. Dopo l’incidente con le LMP2 sopra citato, la Porsche #77 ha perso terreno chiudendo solo quinta, alle spalle della Ferrari #66. 

In ottica campionato, Giorgio e Gianluca Roda restano al comando con 80,5 punti mentre Griffin/MacDowall/Molina sono saliti a quota 69: per l’equipaggio italiano del team Proton ora il titolo GTE è più vicino.

L’appuntamento con il round decisivo dell’ELMS 2018 è quindi per il 28 ottobre, con la 4h di Portimão.

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