ELMS Silverstone: G-Drive mette la terza, Ferrari vince al “fotofinish” in GTE

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di Federico Benedusi @federicob95
18 Agosto 2018 - 20:33
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Anche a Silverstone, come già accaduto a Monza e Spielberg, il team TDS G-Drive ha severamente ribadito la propria legge avvicinandosi ulteriormente al titolo 2018 dell’ELMS. Andréa Pizzitola, Roman Rusinov e Jean-Éric Vergne hanno vinto la 4h disputatasi sul tracciato del Northamptonshire con un vantaggio di un giro su tutti gli inseguitori, dimostrando ancora una volta come il trio più competitivo e assortito sia indiscutibilmente il loro.

Dopo un inizio prudente, Rusinov ha preso il comando nel corso del secondo stint di gara scavalcando Julien Canal, al volante della Ligier del team Panis-Barthez scattata dalla pole. Da quel momento il russo si è involato, rendendo la vita tutto sommato semplice ai suoi due compagni di squadra che hanno incrementato poi il vantaggio con relativa semplicità. Un successo forse decisivo per la vettura #26 in ottica campionato, vista l’assenza della compagna di squadra #33, utilizzata in questo fine settimana solo nel WEC, e soprattutto alla luce del ritiro del team Racing Engineering. La vettura #24 ha concluso la sua gara nel peggiore dei modi a 27 minuti dalla bandiera a scacchi, con Norman Nato fermo nella via di fuga della curva Vale, incassando uno zero pesantissimo per la classifica generale.

Il secondo posto è stato dunque ereditato dal team DragonSpeed, che ha beneficiato dell’eccezionale rimonta di Benjamin Hanley. Il britannico ha preso il volante dell’Oreca #21 in fondo alla classifica delle LMP2, al termine del disastroso primo stint di Henrik Hedman, e in circa un’ora e mezza l’ha riportata in zona podio. Si è poi aggiunta un’ottima prestazione di Nicolas Lapierre, che nelle fasi finali ha gestito ottimamente il carburante risparmiandosi così lo “splash” decisivo per il raggiungimento del risultato finale. Sosta a cui sono state invece costrette la vettura #28 del team Idec Sport, terza sul traguardo, e quella del team Graff, quarta.

Solo sesta la Ligier #23 partita dalla pole position. Julien Canal ha dettato il passo nella prima parte di gara ma poi si è reso sfortunato protagonista di un sorpasso in regime di full course yellow ai danni di una LMP3, che ha inevitabilmente comportato un drive through. Quinta piazza per la #31 del team Algarve-Rebellion, con Gustavo Menezes a sua volta abile nel risparmiare carburante per evitare il rabbocco finale ma troppo lento di passo per fare sì che ciò accadesse: lo statunitense ha perso la quarta posizione, a vantaggio di Tristan Gommendy, proprio all’ultima curva. Settima l’Oreca del team Duqueine, costretta ad una sosta al termine del primo giro a causa di una serie di contatti al via.

La bagarre di centro gruppo è costata cara anche al team Villorba, che a causa di un contatto al via ha patito gravi problemi elettrici, venendo costretta a ripetute soste per individuare l’origine del problema. La Dallara #47 ha tagliato il traguardo in 35esima posizione assoluta, con 30 giri di ritardo. Ritiro anche per la #22 del team United Autosports, a causa di un detrito che ha provocato l’esplosione dell’estintore di bordo; sono trascorsi attimi di paura quando la Dallara del team SMP, rimasta senza freni, è finita contro le barriere ad alta velocità a pochi metri dal punto esatto in cui Philip Hanson aveva stoppato la sua Ligier, all’esterno della curva Village.

Come detto, risultato molto importante in tema di classifica generale per Pizzitola e Rusinov, ora leader con 87 punti contro i 50 del trio della Idec Sport Chatin/Lafargue/Rojas. Perdendo non più di un punto sui più diretti avversari a Spa-Francorchamps, il giovane francese e l’esperto pilota-manager russo potranno fregiarsi del titolo con una prova d’anticipo. 41 punti per Hanley/Hedman/Lapierre.

Dopo tanta sfortuna nelle prime tre gare, in LMP3 è finalmente arrivato il momento del team United Autosports, vincitore con la Ligier #3 di Bell/Grist/Wells. Il sorpasso decisivo è arrivato dopo quasi un’ora e mezza, con Bell scaltro nell’approfittare di un’incertezza di Mattia Drudi nel doppiaggio della Norma-Oregon di Andrés Méndez. Drudi ha corso da parte sua un’ottima gara, ma la #12 del team Eurointernational partita dalla pole non è andata oltre un decimo posto finale. Sul podio sono salite anche la Ligier #7 del team Ecosse-Nielsen e la Norma #17 del team Ultimate. In ottica campionato, gara molto difficile per la Eurointernational #11, costretta da subito ad una lunga sosta ai box e arrivata al traguardo con 14 giri di ritardo dai vincitori di categoria, ma anche per il team RLR Motorsport arrivato a Silverstone in testa alla classifica: nel corso dell’ultima ora, alla staccata della curva Vale, Robert Garofall ha infatti colpito la Ligier del team 360 Racing guidata da James Swift, ricevendo un drive through; sesto posto finale per la vettura #15, che si è giocata un possibile podio. Leadership conservata dal trio Farano/Garofall/van Uitert, ma 58,5 punti contro i 46,5 di Mondini/van Berlo e dei vincitori odierni non rappresentano un bottino sufficientemente sicuro.

Finale a dir poco clamoroso in GTE. Penalizzata di 10 secondi per avere ecceduto ripetutamente i limiti del tracciato, la Ferrari #66 e in particolare Miguel Molina non si sono dati per vinti e nel corso dell’ultima ora hanno dato la caccia alla gemella #55, pilotata da Matthew Griffin. Per difendersi dagli attacchi di Molina, anche l’irlandese è incappato nella stessa precedente disattenzione dello spagnolo ricevendo una penalità analoga. Passato al comando Molina, Griffin ha dovuto gestire il poco carburante rimasto venendo quindi raggiunto da Matteo Cairoli, che sulla Porsche #88 si è ritrovato virtualmente al comando pur essendo terzo in pista. Il pilota italiano non è stato però sufficientemente lesto nel superare Griffin all’ultimo giro, perdendo secondi decisivi che hanno consegnato la vittoria alla Ferrari #66 di Liam Griffin/MacDowall/Molina, nonostante la penalità, per appena 126 millesimi. La penalità di 10 secondi non ha compromesso la terza posizione della Ferrari #55, fermatasi poco dopo il traguardo col serbatoio vuoto, mentre la Porsche #77 partita dalla pole ha chiuso quarta. Nonostante la beffa odierna, a comandare la classifica di campionato sono sempre Gianluca e Giorgio Roda, che fanno equipaggio con Cairoli, con 72 punti contro i 63 dei vincitori di Silverstone e i 58 di Cameron/Matthew Griffin/Scott.

Ora l’ELMS è attesa da una pausa di un mese. Il prossimo appuntamento, penultimo della stagione, è con la 4h di Spa-Francorchamps del 23 settembre.

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