Eddie Lawson: 30 anni fa il primo test con la Honda NSR

Storia
Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
16 Gennaio 2019 - 17:30
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Era il 19 ottobre del 1988 quando l’ufficio stampa della Rothmans diramò un comunicato che rendeva noto il passaggio del tre volte campione del mondo Eddie Lawson dalla Yamaha al team Honda HRC. Una vera e propria bomba che scatenò tutti gli appassionati dell’epoca, che tutto si aspettavano tranne il passaggio di Lawson al team gestito da Erv Kanemoto.

L’americano era il campione del mondo in carica e aveva costruito la sua carriera nella classe regina con la Yamaha ufficiale. I rapporti con Giacomo Agostini, che gestiva il team, erano discreti ma spesso non facilissimi soprattutto in fase di rinnovo contrattuale. Si venne poi a sapere che nel 1988 lo stesso Lawson aveva richiesto il passaggio al team gestito da Kenny Roberts, ma la Yamaha aveva rifiutato questo trasferimento “interno”.

In più, l’americano si era risentito per il corteggiamento di Agostini nei confronti di Kevin Schwantz. Avances che la Suzuki non prese nemmeno in considerazione: impensabile l’idea di lasciar partire il suo pilota principale e quello probabilmente più veloce in quegli anni. La Honda ne approfittò subito, sottoponendo a Lawson un contratto per il 1989. Avrebbe affiancato l’australiano Wayne Gardner, campione del mondo nel 1987 e grande avversario di Eddie nelle tre stagioni precedenti.

La domanda che in tanti si fecero era questa: “Riuscirà Lawson a guidare la NSR, più veloce ma tremenda rispetto alla docile YZR?”. Lo stesso Eddie nutriva qualche dubbio in merito, ma l’occasione di poter vincere due campionati consecutivi con due marche differenti era troppo allettante. Il primo segretissimo test di Lawson con la NSR avvenne negli USA, mentre il contratto con Yamaha era ancora in vigore: questo sarebbe infatti scaduto il 31 dicembre 1988.

Il debutto “ufficiale”, davanti agli occhi di tutto il mondo a due ruote, venne messo in pratica il 10 dicembre del 1988 sulla pista di Suzuka. Per tre giorni, Lawson girò con la sua nuova moto provando diverse soluzioni della NSR versione 1989. Un test che diede al campione in carica la consapevolezza che il lavoro da fare sarebbe stato parecchio, ma che la NSR non era solo una “bestia” da controllare in pista ma anche un moto su cui costruire il futuro.

Un futuro che per “steady” Eddie sarebbe diventato una splendida realtà con la vittoria del quarto titolo mondiale e l’ingresso nella leggenda del Motomondiale.

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