E se Rosberg ce la facesse?

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
22 Giugno 2014 - 22:59
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Non sono abituato a salire sul carro del vincitore, e credo che non lo sarò mai. Ma è da qualche gara che mi pongo questa domanda: e se Nico ci riuscisse, a diventare Campione del Mondo?

Premessa: sono convinto che il buon Lewis sia, velocisticamente e talentuosamente parlando, un gradino sopra Nico. Al tempo stesso, Nico si sta dimostrando tutto tranne che uno scarso. Già ai tempi della convivenza con il caro zio Schumi si era rivelata la cosa, celata dall’età avanzata di Michael che destava qualche sospetto sulla bravura ‘netta’ del figlio di Keke.

Questa F1, però, sembra ormai fatta per quelli che sanno più ragionare che spingere sul pedale. Poco importa se sei un fulmine sul giro secco (e anche qui Nico non è uno scarsone, a quanto pare), ma devi essere completo in tutte le sfaccettature del pilota. Gestione, piede, tattica, attesa.

C’è un altro aspetto che gioca a favore dei ragionatori. Il punteggio scandaloso attualmente in vigore in F1. 4 vittorie e due ritiri valgono meno di tre vittorie e zero ritiri. Che messa così non sarebbe neanche tragica, ma se diamo ipoteticamente a Hamilton la vittoria di Melbourne (partito dalla pole) e i 18 punti di Montreal sono 43 punti in più per Lewis e 7 in meno per Nico: 179 per Hamilton, 158 per Rosberg. 5 vittorie per Lewis, 2 per Nico. O meglio, 3 vittorie in più = soli 21 punti in più.

Le origini di questo punteggio farsa le conosciamo, ovvero il 2003 quando si tentò di tutto per fermare la Ferrari introducendo il 10/8 in favore del 10/6. 6 vittorie per Schumacher, una per Raikkonen, con il finlandese che arriva a 2 punti dal vincere il mondiale. Il 10/8 sarebbe stato poi convertito in 25/18 (il rapporto non cambia molto) nel 2010, ma gli effetti sono totalmente disastrosi, perchè vengono premiati i passisti piuttosto che i cavalli di razza.

Detto questo, la mia convinzione che Nico alla fine possa farcela aumenta di gara in gara. Perchè, al di là di punteggi e altre amenità, il ragazzo pare saper sopportare la pressione meglio di Lewis. Cosa che non mi sarei mai aspettato, perchè il n°44 ha esordito in F1 al fianco non proprio del primo pirla che passa, ma del bicampione in carica Alonso.

Sono passati un po’ di anni dal 2007, e forse la consapevolezza di avere una macchina da titolo sicuro mista ad un compagno che sgomita può essere un disturbo. A Montreal, l’eccessivo voler stare attaccato a Nico potrebbe aver accentuato e aggravato la situazione dei freni della sua monoposto, costringendolo poi al ritiro. Sono di Barcellona gli utilizzi impropri del ‘push to pass’ sulle Mercedes (ad opera di entrambi, a dire il vero). Ieri, in qualifica, un errore (a me pareva più un problema alla W05..) che l’ha mandato in quinta fila.

Certo, oggi con un primo giro da favola ha rimediato alla qualifica, ma poi non è mai parso in grado di poter impensierire il compagno. Dei due, quello che sembra subìre l’altro, non è Nico. Ed è questa la sorpresa del 2014. Con una monoposto che porterà a casa sicuramente i due titoli, la notizia è che quello piloti potrebbe non essere di Lewis.

In pochi, credo, avrebbero pronosticato dopo 8 gare un Rosberg davanti di una trentina di punti, al netto dei sopra citati discorsi sui punteggi, che valgono comunque per tutti. Forse nemmeno il management Mercedes era o è pronto ad una situazione del genere, visto l’investimento per portare a casa Lewis dopo l’addio di Schumacher. Sostituisci il pilota più vincente della F1, seppur sulla via del ritiro, con forse il più veloce (veloce, non completo, non confondiamo) sulla piazza, e poi scopri che “l’altro” è più forte di quanto pensi.

Certo, comunque vada, in Mercedes sarà un successo perchè la monoposto è la migliore. Bisogna vedere se l’ipotesi di un successo tutto tedesco (auto+pilota) convincerà a lungo termine chi comanda a puntare definitivamente sul pilota che non ti aspetti. Con buona pace di Hamilton.

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Un Commento su “E se Rosberg ce la facesse?”
Monica dice:

Ciao Alessandro, so che è facile fare dell’ironia sulla carriera di Schumacher in Mercedes, ma non darei troppa importanza ai “successi” di Nico su Michael. Con questa Mercedes, Schumacher avrebbe vinto l’ottavo titolo.
Anche Vettel quest’anno sta avendo i suoi grattacapi, ma mi guarderei bene dal dire che Ricciardo è più veloce del tedesco. Questa formula uno è strana, a me non piace più, ieri non riuscivo a tenere gli occhi aperti, i piloti non emozionano e i sorpassi avvengono, per la maggior parte, con gli aiutini e a volte nemmeno con quelli si riesce a sorpassare!
Anch’io penso che Hamilton sia superiore a Rosberg e proprio per questo non mi lascerei spaventare dai punti di distacco.
Detto questo, non mi interessa molto che vinca l’uno o l’altro, perchè è una lotta a due che non emoziona, ogni anno c’è una squadra che domina e le altre stanno a guardare. Anche con la Ferrari è successo questo, ma forse c’era più imprevedibilità (le auto si rompevano!). Può anche darsi che la sfortuna stia facendo pagare a Lewis il prezzo per aver mandato Schumi in pensione, chissà! #KeepFightingSchumacher.

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