E le Qualifiche non sono più Qualifiche

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
13 Aprile 2013 - 10:15
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Diciamocelo.

Queste non sono più qualifiche. O meglio, lo sono ma non lo sono più. Non come le immaginano quegli appassionati che vorrebbero vedere la lotta per capire chi è più veloce.

Siamo arrivati ad una via di mezzo che non ha niente a che fare con le care, vecchie qualifiche di 15 anni fa. Quando avevi 4 tentativi per realizzare un ‘vero’ giro veloce.

Le attuali qualifiche sono subordinate alla domenica. E oggi si è visto ancora una volta. Piloti che, per strategia, rinunciano a tentare il giro veloce per preservare un treno di gomme per la gara. Oggi Vettel, Hulkenberg e Button hanno di fatto rinunciato a voler essere i più veloci. I primi due non hanno nemmeno realizzato un tempo, Button ha passeggiato per la pista andando 30 secondi più lento di chi ha realizzato la Pole.

Si è parlato più volte di riservare alle squadre uno o due treni da qualifica. La Pirelli sarebbe anche disponibile, ma la Federazione non ci sente, come sempre.

E così siamo costretti a vedere questo teatrino al sabato in cui tutti pensano, invece che alla qualifica, già alla gara. Non vorrei dirlo, ma questa situazione è vergognosa. Io vorrei vedere gente lottare al millesimo sempre, e non piloti costretti a passeggiare al sabato per non rimanere sui cerchi il giorno dopo. Mi pare assurdo e contrario al senso che la Formula 1 dovrebbe avere, quello di massima espressione delle prestazioni.

Siamo arrivati, davvero, a gare di durata di un’ora e mezza. Diceva bene Dindo Capello al suo commento per il Gp della Malesia. Si usurano meno le gomme alla 24 ore di Le Mans che non in un’ora e mezza di GP.

Questa è la F1 che piace a chi comanda. Ed effettivamente il risultato è sotto gli occhi di tutti. Basta guardare le tribune stracolme di sedie vuote, in Cina e in tutti quei posti che hanno portato soldi (tanti) nelle casse di Ecclestone e un calo di qualità impressionante.

Che dire. Attendiamo domani.

Chapeau.

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5 Commenti su “E le Qualifiche non sono più Qualifiche”
Joblack dice:

io riporterei le cose come erano una volta, cioè una gomma soft per la qualifica tipo Q1 da 22 a 10 e Q2 per la qualifica.
poi una gomma media-hard per almeno fare mezzo GP.
Non è serio portare in gara una gomme che duri meno di 10 giri.
infine come si è visto in Cina il mescolamento tra chi usa le morbide e chi le dure non fa capire niente della gara.

pala1983 dice:

Io mi discosto un attimo dai post anti-gomme. A me questo spettacolo, che c’è negli ultimi anni in fondo piace.
Ma concordo in pieno che le qualifiche hanno perso di spettacolo. I problemi principali, oltre al no-sense del risparmio pneumatici per la domenica, è che uscendo tutti insieme, non c’è mai verso godersi i vari giri dei piloti. Ne guardi uno, e poi vedi le ultime 2 curve (forse) di tutti gli altri.
Quindi anch’io sarei favorevole a una gomma da qualifica, anche solo un treno di normali “option” a disposizione ESCLUSIVA del Q3.
Ma obbligherei anche gli ultimi 10 a fare come si faceva nel superturismo anni fa: un giro secco, per pilota, UNO PER VOLTA. Così che ci possiamo finalmente godere delle qualifiche come dio comanda…

Alessandro dice:

Come non condividere questo pensiero! Emblematica è la Q1, con ben 8 minuti vuoti in attesa di qualche vittima sacrificale che andava a pulire la traiettoria, rovinando il proprio set di gomme, altrimenti i top team lasciavano i loro piloti ancora a pettinarsi nei box o ad ascoltare musica. Non sto manco a parlare delle scelte di Vettel, Button e Hulkenberg nella Q3, perché ormai da tempo la FIA (non dico la Pirelli, che ormai è schiava della federazione…), con le sue scelte idiote sulle gomme, sta costringendo i team e i piloti a queste mosse che vanno contro il vero senso delle qualifiche, cioè spremere la macchina al massimo per conquistare la pole position, per avere qualche set in più per la gara. Temo che la situazione rimarrà per diverso tempo questa: una farsa…

Yoong dice:

Le qualifiche sono diventate troppo tattiche, e condizionate dalla strategia di gara. Ma non da quest’anno o da quando è arrivata Pirelli, ma già da un decennio ormai.
S’è passati dall’avere delle qualifiche condizionate dalla strategia di gara, per il carico di carburante, a gestire le gomme.
Senza contare il parco chiuso che porta inevitabilmente a dei compromessi di assetto, e quindi le prestazioni in qualifica non sarebbero in ogni caso il massimo ottenibile con il mezzo.

Anche in anni, nei quali si assisteva in gara a dei “trenini”, le qualifiche erano sempre scenario di grande spettacolo, e attraevano anche i non appassionati. Ora anche chi non è appassionato schifa le qualifiche, anche confrontandole al formato con sessione unica con gli inevitabili periodi morti, ma tattici e funzionali alla qualifica.

djbill dice:

Quoto in pieno. Se la situazione è questa al terzo GP, alla fine vedremo tutti i piloti fare il giro di qualifica negli ultimi 5 minuti di ogni sessione su un’ora totale a disposizione.

Alla fine dureranno di più le post qualifiche con le varie interviste, approfondimenti, moviole, etc. che le qualifiche in sé…

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