E Jenson saluta (?) : un Campione sempre snobbato

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
24 Novembre 2014 - 14:00
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Quando ci “attaccano” un’etichetta sulle spalle, gratuitamente e volontariamente, sta a noi cercare di togliercela di dosso. Succede in tutti gli ambienti, e spesso e volentieri chi si rende protagonista del gesto lo fa unicamente per punzecchiare il malcapitato.

Jenson Button è stato, anni fa, etichettato come “Paracarro”. Per la precisione fu il Flavio nazionale a definirlo come tale per giustificare la magnificenza della BrawnGP, con la quale proprio Jenson avrebbe vinto il Mondiale del 2009. Una macchina discussa e superiore per metà stagione per poi vivere di rendita nella seconda parte del campionato. Come se sia capitato solo a Jenson di vincere con una vettura un livello sopra la concorrenza, in F1.

Non solo non è bastato il titolo mondiale, ma anche i successivi tre anni in Mclaren, a fianco del (da ieri) due volte Campione Lewis Hamilton in cui ha totalizzato complessivamente più punti del compagno, non sono serviti per alcuni a cambiare parere sul bel Jenson.

Le ultime due stagioni, anzi, hanno amplificato questo mito del pilota ormai bollito che niente ha più da dare a questa F1. E, probabilmente, quella di ieri è stata l’ultima apparizione dell’inglese su una F1, culminata con un quinto posto. Le voci dicono che raggiungerà Mark Webber in un Wec ormai di lusso per nomi e palmares. Ed è un peccato, perché soprattutto in queste ultime gare Jenson, con una Mclaren in parte rinsavita, ha fatto vedere di che pasta è fatto, e ha dato una lezione al giovane Magnussen così come, l’anno scorso, aveva fatto con l’arrembante (e poi cacciato) Sergio Perez.

La Mclaren di questo ultimo biennio è stata disastrosa a più riprese, sicuramente non all’altezza del suo blasone. Per certi versi, a Woking è andata ancora peggio che a Maranello. I risultati sono lì a raccontarlo. Prestazioni scadenti, esclusioni dalla Q3 e quant’altro. Di base, due vetture scadenti.

In tutto questo, come sappiamo, i piloti non c’entrano, e proprio adesso che la Mclaren ha mostrato segni di risveglio ecco le zampate di Jenson. Quinto posto a Suzuka, quarto a Sochi e ad Interlagos, quinto ad Abu Dhabi. Il primo dei normali, escluse Mercedes e Williams.

Può fare a meno la F1 di un pilota del genere e con un’esperienza come la sua? Forse sì, conoscendo le logiche di mercato che regolano questo circus. Ma se Jenson non sarà in griglia a Melbourne 2015 non si indichino la “vecchiaia” o la “cottura” come giustificazioni. Perché il ragazzo sa ancora andare e forte in questa F1.

Comunque vada, un “grazie” gli va riconosciuto. Mai sopra le righe, sempre concentrato sul suo lavoro.

Un Signore che, probabilmente, mancherà a questo sport.

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3 Commenti su “E Jenson saluta (?) : un Campione sempre snobbato”
Maria Sacher dice:

Bellissimo articolo, complimenti!
Io non avrei mai lasciato a piedi Jenson per prendere il lamentoso protagonista della spy story e degli ultimi 5 anni in Ferrari, peccato che ormai le logiche di mercato governino tutta la F1…

Griforosso dice:

Certo l’articolo è bellissimo, nello stile di Alessandro. Ma mi sa che ne hai aprrezzato solo una parte (dei concetti dell’articolo non delle giuste valutazioni su Button). Secchi ad inizio articolo parla di “etichette” che ti vengono appiccicate e non vanno più via. “Piagnone” è stata l’etichetta data a Fernando Alonso. Tu la trasformi in Lamentoso. Cambia poco, anzi nulla. Un Pilota lamentoso non passa 5 anni a cercare di far fare la miglior figura possibile ad una Ferrari inferiore alla concorrenza in modo sempre più eclatante. La qualità della Ferrari vera di questi ultimi 5 anni non è quella dimostrata nella mani di Alonso ma in quelle di Massa e Raikkonen. Piloti che hanno dato le colpe a questo o quello delle loro deludenti prestazioni, magari anche diplomaticamente. Ma loro DOVEVANO fare così perché non sono Alonso, per qualità, e si sarebbero visti defenestrare con immediatezza se solo avessero detto la metà di quello di cui si è “lamentato” Alonso. Con Fernando questo in Ferrari non l’hanno potuto fare perché se lo avessero defestrato chi cavolo avrebbe potuto dare quel minimo di soddisfazioni, anche ridotte, che ha procurato Lui con la sua intensità mentale e di guida ? Ti è antipatico ? Beh anche a me Hamilton non è simpatico. Per nulla. Ma dove vado a trovare argomenti validi per criticare le sue qualità di guida ? Un saluto a tutti gli Appassionati e sempre VIVA FERRARI

Dariok dice:

Jenson ha fatto ricredere molte persone, me in primis;l’incredibile gestione di molte gare è stata sorprendente; uno stratega così non la lascerei sfuggire, non dovesse più correre (purtroppo) proverei a metterlo a comandare strategie in un muretto, fossi nella Ferrari oserei questo passo

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