Doppia gara e via il venerdì: siamo sicuri possa funzionare?

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
27 Dicembre 2016 - 16:00
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Tra un pandoro e un panettone, è arrivato un pacchetto proveniente dagli USA contenente una proposta alquanto sconvolgente. Si tratta, per fortuna, solo di un’indiscrezione, quindi niente di ufficiale. Vale la pena, però, farci comunque una piccola riflessione.

L’indiscrezione riguarda una presunta idea di Liberty Media di rivedere in toto (non Wolff) lo svolgimento di un weekend di Formula 1, portandolo sulla falsa riga di quanto accade ora in GP2 e GP3 con doppio appuntamento: una gara al sabato (con qualifiche presumibilmente al mattino), e una alla domenica. Il tutto per portare nuovo interesse nella categoria. Inoltre, il nuovo format vedrebbe la cancellazione della giornata del venerdì.

Ora: stante il fatto che gli attuali contratti con i vari organizzatori prevedono un weekend spalmato su tre giornate, e che questi contratti già sono abbastanza onerosi, siamo così sicuri che zippare il weekend in due giorni sia una soluzione valida? Senza considerare che poi bisognerebbe gestire GP2, GP3 e Porsche nello stesso weekend.

Che la giornata del venerdì sia priva di interesse per chi segue da casa è plausibile (diciamo che è pura verità, anzi), dato che non ci si gioca nulla, non si conoscono i carichi di lavoro dei team e si è, quindi, all’oscuro dei dati basilari per comprendere la veridicità dei tempi sul giro. La soluzione ideale però, secondo me, non sarebbe quella del “Le libere non interessano, togliamole”. Troppo facile, anche perché al giorno d’oggi i test sono sempre più ridotti: eliminare anche le tre ore di prove al venerdì, lasciandone magari una sola al sabato mattina, sarebbe totalmente senza senso per uno sport dai costi altissimi e i chilometraggi sempre più bassi.

Cosa fare, allora, per reincentivare il pubblico a seguire il venerdì? Non so, magari reintrodurre una sessione di qualifica? Due ore di libere al mattino del venerdì più una di qualifica al pomeriggio. Pronti, via, si lotta per la pole già al primo giorno e non si scherza. Mi direte: “eh, ma se poi al sabato piove?”. Vi rispondo “beh, quante volte capita su 21 gare che al venerdì sia asciutto e al sabato bagnato?”.

Per quanto riguarda la doppia gara sono totalmente contrario: se la pasta è scotta, insipida o poco condita, non è offrendone due piatti che si invoglia a mangiarla. La soluzione al problema interesse non è aumentare l’offerta, è rendere migliore quella attuale. Per renderla migliore, bisogna snellirla: via frizzi e lazzi (DRS su tutti), via penalità e regolamenti senza senso ma soprattutto incoerenti gara dopo gara; un po’ più di ghiaia in giro, in modo che i piloti sappiano che uscire di pista = perdere secondi, e la possibilità di lavorare sulle vetture anche tra sabato e domenica. Inoltre, meno simulatori plurimilionari e più test in pista a porte aperte in luoghi simbolo (Monza, Silverstone, Barcellona), così che davvero il pubblico possa riavvicinarsi e non sentire la F1 come un ambiente chiuso a riccio com’è attualmente.

La sensazione (mia), comunque, è che prima o poi qualche stravolgimento ci sarà. Non resta che attendere.

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