De la Rosa: “I piloti come me spariranno, ma non arriveranno neanche i giovani”

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandra Leoni @herroyalblues
11 Luglio 2014 - 09:00
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Pedro de la Rosa è deluso dal fatto che in F1 i test durante la stagione verranno di nuovo ridotti a due a partire dal 2015, come di recente annunciato.

Dall’anno prossimo, i team avranno ancora tre sessioni di test invernali, pre-stagionali, e solamente due sessioni di test, di due giorni ciascuna, nel corso della stagione; dal 2016 verranno ridotti i test invernali, da tre a due sessioni.

Lo spagnolo teme che con questi nuovi tagli non ci sia spazio per i piloti sviluppatori come lui, e i giovani piloti potrebbero avere problemi a entrare nella categoria.

“È una delusione perlopiù per i piloti. Ci si chiede se questa sia la direzione giusta. Io esco da Maranello ogni settimana, dopo due giorni passati al simulatore, e vedo una bella pista lì, chiamata Fiorano, vuota e senza macchine. Abbiamo i simulatori che ci allenano, ma niente è come la vera monoposto”.

“Se un giocatore di tennis non si può allenare ogni giorno e a un certo punto si trova direttamente in finale a Wimbledon contro Djokovic, come si dovrebbe sentire?”

“Mi sento così perché gli altri piloti almeno corrono una volta ogni due settimane, mentre io no. Mi rattrista questa riduzione dei test perché significa che i piloti come me spariranno, ma non solo, non arriveranno neanche i giovani”.

“Qualche test in più, fissato da tutti i team, farebbe bene allo sport”.

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