Caso Red Bull: questa è Formula Ipocrisia

BlogF1Seven
Tempo di lettura: 10 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
25 Marzo 2013 - 09:30
Home  »  BlogF1Seven

In Formula 1 vince una gara chi arriva primo. Vince un Mondiale chi fa più punti. Entra nell’Olimpo chi dimostra di essere il migliore per anni, per velocità, fame, cattiveria, manovre al limite.

Voglio essere onesto. La gara di ieri mi è piaciuta. Perchè è uno schiaffo alle cazzate che ci vengono propinate come il Drs, il Kers, le gomme che si sfaldano tra i 50 e i 70 chilometri. Avete presente quanto dura una gomma di F1? Sepang Circuit, 5.542 metri, dal sito ufficiale. Ieri ho visto stint da 12 giri. 66 chilometri. Vogliono la riduzione dei costi, limitano i test, e poi chiedono alla Pirelli di produrre una gomma che regga 66 chilometri. Sulla mia macchina sono durate 50.000. E sono costate infinitamente meno. Questa è l’ipocrisia, argomento del quale parlerò a più riprese in questo pezzo.

La gara di ieri è uno schiaffo a tutta questa fuffa artificiale che ci viene propinata in nome dello spettacolo. Cosa c’è, di più spettacolare, di due compagni di squadra che lottano con il coltello tra i denti per la vittoria? 20, 30 sorpassi con l’aletta magica? Neanche 1000. La storia della Formula 1, tra i suoi capitoli, ne conta uno inconfondibile. ‘LA’ lotta tra compagni, Prost contro Senna, Ayrton contro Alain. E’ questo, il sale della Formula 1.

Siamo assuefatti dall’ipocrisia, ci ha avvolti nella sua nuvola. Pensiamo che questi ragazzi siano dei tassisti, tutti rispettosi l’uno dell’altro. Siamo bombardati da queste interviste patinate, preparate, preconfezionate, fotocopiate. Dove ci si attiene al politically correct, dove non bisogna mai dire una parola fuori posto perchè altrimenti gli sponsor che compaiono alle spalle sul pannellone fanno brutta figura, e l’addetto stampa ‘infarta’. E su questo si costruiscono dei rapporti falsi, anche tra compagni di squadra. Tizio dice che Caio è un pilota forte, Caio ringrazia e dice che anche Tizio è fortissimo. Quante palle, suvvìa.

Vettel e Webber non si sono mai piaciuti. Non si sopportano. Due generazioni di differenza. La Red Bull tenta invano di mettere della colla per lunotti tra di loro, che non ne vogliono sapere ma per il bene dell’immagine della Red Bull fanno finta di essere grandi amiconi. Vi ricordate la stretta di mano tra Senna e Prost prima di Suzuka 1990? Ecco…La gara della Turchia nel 2010 è passata da quasi 3 anni, e cosa è cambiato? Niente. Se qualcuno non l’avesse ancora capito, in Malesia finalmente si è smontata questa pantomima ipocrita, appunto, e falsa. In Red Bull i due piloti si stanno, reciprocamente, sulle parti intime. Qualsiasi dichiarazione di stima reciproca rilasceranno in futuro, la verità sacrosanta è questa.

Ed è inutile che Adrian Newey tenti di spiegarsi con la moglie di Webber e poco prima si metta le mani tra i capelli che non ha, o che Horner si mostri spaesato di fronte ad un’insubordinazione da parte di chi gli ha portato in casa tre mondiali. Perchè se loro sono al muretto e gli ordini di scuderia sono ormai stati legalizzati, sarebbe bastato veramente poco per far rientrare il caso diplomatico prima che scoppiasse. Sarebbe bastato un semplice messaggio, chiaro e tondo, sulla falsa riga di quello che Ross Brawn ha fatto ricevere a Rosberg. Bastava semplicemente dire “Seb, lascia la posizione a Mark. Grazie”. Invece si è giocato sulla storia delle mappature, del non tirare troppo, del risparmiare il motore. Ma io, questo ordine chiaro, in Tv non l’ho ascoltato e, alla fine, nessuno ha mosso un dito su un pulsante della radio.

E’ inutile anche che Vettel si scusi e faccia il dispiaciuto con una dichiarazione strappalacrime, perchè “non voleva non rispettare gli ordini”. E chi era seduto in macchina, mia nonna? Sarebbe stato molto più onesto e sincero nel dire che la squadra aveva rischiato di rovinargli la gara con quella sosta super anticipata ad inizio gara, che Webber ne aveva tratto vantaggio indirettamente e che sentiva di dover riequilibrare le cose. Sebastian, poche scuse. Quel sorpasso è stato cercato e voluto per un giro e mezzo (e che azione, tra l’altro). Il dito alzato sotto la bandiera a scacchi non era in paresi, ma era altrettanto voluto, così come la gioia appena fuori dalla macchina e il dito medio che Webber ti ha dedicato subito dopo il sorpasso.

webber_dito_medio

E, se i tuoi capi sono poco chiari nei tuoi confronti, hai tutto il diritto di comportarti così. Perchè signori, non facciamo gli ipocriti anche noi. Questi ragazzi vivono per correre a trecento all’ora. Noi non sappiamo cosa passa loro per la testa quando abbassano la visiera. Io, nel mio piccolissimo, quando vado sui kart e replico quel gesto, quel chiudermi nel mio mondo, non vedo più i miei migliori amici davanti e dietro di me. Vedo dei birilli. Da superare, non importa se a destra, sinistra, sopra o sotto. Me ne devo liberare. Immaginate un Campione del Mondo di F1, cosa potrebbe avere in testa. Cos’è uno pseudo ordine di scuderia di fronte alla vittoria, l’obiettivo di qualsiasi pilota? Se poi i tuoi capi non cercano di rimediare quando il danno è fatto, in un certo senso vuol dire che va bene così anche a loro. E quindi sono inutili anche le ramanzine prima del podio e tutta quella serie di atteggiamenti volti a cercare di scaricare il barile sul pilota e passare per i Ponzio Pilato della situazione.

Mi direte “eh, ma c’erano degli accordi. Rosberg è restato da parte, Webber si è più volte sacrificato per Vettel, Barrichello lo faceva ai tempi di Schumacher, Massa si fa sostituire il cambio pur di far partire davanti Alonso”. Beh, sapere cosa vi dico? Che se Rosberg, Webber, Barrichello e Massa non hanno vinto niente è anche perchè a loro manca la stronzaggine innata del Campione. Perchè, signori, mettiamo al posto delle due Red Bull le due Ferrari, e immaginiamo Alonso che effettua la stessa manovra di Vettel ai danni di Massa. Immaginatevi cosa si sarebbe detto. Io, e ci metto la mano sul fuoco, suppongo che sarebbe stata esaltata la remuntada dello spagnolo e il sorpasso sarebbe stato dichiarato assolutamente giustificato in ottica mondiale. Che Felipe avrebbe capito per il bene della squadra e non avrebbe dovuto lamentarsi. Non siamo ipocriti, pensiamoci. Quando in Cina, nel 2010, Fernando ha spinto Felipe nella sabbia superandolo nella corsia di rientro ai box, nessuno si è scandalizzato. E allora che non ci si scandalizzi mai. Non facciamolo in base al colore della vettura.

Ipocrisia è poi quella di Fernando, che cita la sfortuna, la luna storta, Vettel che frena (chi tampona ha ragione, sapevate?), la nonna che tirava la pasta, ma mai una volta che ammetta di aver fatto una vaccata. Sempre colpa degli altri. Domenicali, incazzato nero, dice “questo è un errore che non ci si poteva permettere”. . Bene, ma chi era al muretto al giro 1? Un minuto e mezzo di tempo, con i meccanici che escono al volo preparandosi al cambio di muso, e Alonso che rimane dentro? Ma quindi si può sapere chi comanda in Ferrari, chi ha deciso cosa? Perchè sentito Domenicali e sentite le scuse strampalate di Fernando (“il danno non sembrava così grande”, meno male), pare che il colpo di testa sia partito proprio dallo spagnolo. Ma anche qui, caro Team Principal, con 14 monitor full hd non sarebbe bastato chiamare Fernando e dirgli “rientra assolutamente”? Ci vogliono cinque-secondi-cinque. Quindi è colpa anche tua. Eppure anni fa queste cose non succedevano.

E’ ipocrisia anche quella di Hamilton, che ringrazia Rosberg per non averlo superato e per aver contribuito ad un bel risultato di squadra, e gli promette che restituirà il favore in futuro. Certo, tutte belle parole, ma intanto si gode il podio alla faccia sua. E sono sicuro che la prossima volta sarà identica. Nico, che tenerezza. Chiedere di avere via libera dopo 3 anni che sei lì, pensando di aver acquisito lo status di prima guida una volta liberato di Schumi, e sentirti dire anche di no. Chissà se ha capito il messaggio..

Insomma, tutti giocano allo scarica barile, con frasi lasciate a metà, tipo “dobbiamo vedere, dobbiamo parlare, dobbiamo valutare”, e noi come degli allocchi che stiamo qui ad ascoltarli e cercare di interpretare e filtrare ciò che in realtà è già stato filtrato prima di essere spedito via etere. E’ come ordinare un hamburger e vedersi recapitare solo l’ultima goccia di ketchup.

E poi? E poi ci sono le vittime. I vari Barrichello, Massa, Webber. Seconde guide che subiscono anni di soprusi, ingiustizie, angherie di qualsiasi tipo da parte dei super protetti compagni di squadra. Barrichello dopo anni denuncia i favoritismi verso Schumacher, Webber s’incazza ogni volta che non lo fanno vincere, Massa si sente dire “Fernando è più veloce di te, hai capito il messaggio?”. Parliamone: Barrichello è stato in Ferrari 6 stagioni, dal 2000 al 2005. Felipe è in Ferrari dal 2006, ma è squadra con Fernando dal 2010. Questa è la quarta stagione. Webber è in Red Bull dal 2007, ed è con Vettel dal 2009. Quinta stagione, questa. Vorrei porre una domanda, alla luce di queste permanenze, a questi tre piloti. Perchè, invece di lamentarsi del mobbing aziendale, non sono andati a cercare fortuna altrove non appena capita la situazione? Perchè non si sono trovati una squadra che garantisse loro il ruolo di prima guida indiscussa? Forse perchè altre squadre disposte ad assumerli non ce n’erano? O perchè a loro andava comunque bene rimanere in una squadra di prima fascia? Quindi cosa c’è di ipocrita, in tutto questo? Il non rispettare un ordine mal impartito per vincere, o lamentarsi ripetutamente di un atteggiamento che si accetta e si sottoscrive con una firma ogni fine anno? Perchè sbattere le borracce, mostrare i diti medi in full hd, e non reagire come farebbe un grande Campione? Semplice, perchè non lo si è.

Insomma, signori. Non facciamoci ingannare dalle apparenze. L’ipocrisia in Formula 1 regna sovrana. E’ quasi in carne ed ossa, e si aggira ovunque. Possiamo prendere le dichiarazioni di chiunque e vederle stravolte a distanza di poco tempo. Poi è abbastanza ovvio che umanamente spiaccia per Webber, per Massa, per Barrichello, per Rosberg, che a volte meriterebbero di più ma restano a bocca asciutta. Ma non si chiamerebbe Formula 1, se non fosse vigente la legge del più forte (o del più stronzo, vedete voi).

A proposito di Barrichello: ieri si è parlato di manovra super pericolosa di Vettel, perchè si è infilato a destra quando aveva tutta la sinistra a disposizione. Mi torna alla mente un episodio analogo, datato 2010, proprio con Barrrichello. Eppure, lì, la colpa la diedero a qualcun’altro. Segno che a volte i giudizi cambiano in base a chi è al volante.

Parentesi a parte. Sapete cosa vi dico, in tutta onestà? Che i Campioni, i veri Campioni, secondo me si distinguono anche in queste occasioni. Io credo che al posto di Vettel sia Hamilton, sia Alonso, sia Schumacher, sia Senna, sia Prost e via dicendo, si sarebbero comportati nello stesso modo. Perchè il fine giustifica i mezzi, perchè il secondo è il primo dei perdenti, perchè in Formula 1 conta vincere. E solo i grandi Campioni possono permettersi di vincere anche suscitando scalpore e polemiche. Mentre, se si è disposti ad arrivare sempre secondi, se non ci si ribella mai, se si aspetta invano il proprio turno, se si piagnucola col team perchè da soli non si è in grado di riconquistare ciò che è stato ingiustamente (?) tolto beh, si è automaticamente al di là del cancello che separa i miti dai mestieranti. Ci vorrebbe anche un po’ di consapevolezza.

Detto questo, in tutto questo mare di ipocrisia che ha avvolto Sepang, una goccia di sincerità vera l’ho vista. Quando Hamilton si è fermato al box Mclaren, in un lapsus che sa romanticamente di amore per quello che è stato per sei anni. Peccato che, anche questa piccola goccia, sia stata involontaria. Ma per quanto tale, ha mostrato molta più sincerità di tutte le parole sentite e lette dal dopo gara in poi.

Parole dette e scritte che valgono tutto e niente. Perchè la gara l’ha vinta Sebastian Vettel. E, alla fine dell’anno, questo è quello che conta veramente.

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
31 Commenti su “Caso Red Bull: questa è Formula Ipocrisia”
Joblack dice:

Quoto tutto quello che hai scritto Ale, un articolo che mai potremo leggere sui quotidiani sportivi e magazine compiacenti e servili verso i maggiori team dai quali ottengono veline, soffiate, gossip, ecc.
Bisogna anche dire che le squadre hanno tutte 2 piloti/macchine e concorrono ad un campionato costruttori, altra ipocrisia, ma dalla cui classifica viene spartita la torta dei dané a fine campionato.
Quindi gli ordini di scuderia servoni a massimizzare il risultato della squadra che a parti invertita dei 2 piloti all’arrivo non cambia.
Ecco perchè RB si è arrabbiata, non intendevano aiutare Webber ma portare le 2 macchine al traguardo nelle posizioni acquisite senza lotta tra i piloti.
Un’altra cosa di cui dissento nell’articolo è che Vettel non è stato superiore a Webber in senso assoluto perchè a Mark erano state montate gomme dure, perché?
Quindi caro Ale non abbiamo la controprova della superiorità di Vettel alla quale io non credo.
Inoltre tutti hanno visto che Vettel é stato fatto entrare x l’ultimo pit stop prima di Webber e che lo stesso accortosi della mossa del team x danneggiarlo con un chiaro sorpasso di Vettel non su pista, ha anticipato il suo pit con i meccanici trovati impreparati. Infine il team aveva imposto solo a Webber una mappatura di risparmio benzina, quindi un calo alla potenza massima. In altre parole il tranello a Webber era stato ordito sapientemente dalla squadra.
L’ipocrisia RB nel dopo gara ha raggiunto livelli insopportabili.

FFR-91___MSC dice:

grande articolo…io sono del tuo stesso parere…
nella vita normale i valori sono la cosa più importante,la cosa ke non dobbiamo abbandonare MAI…
ma quando si abbassa la visiera l’unica cosa che conta è essere il più veloce e vincere…

i grandi campioni hanno una fame insaziabile…prendete Schumy per esempio…dopo 7 mondiali torna e lotta come uno che in vita sua non ha mai vinto nulla…questa è la cosa che differenzia i grandi piloti dai campioni…forse entrambi sono veloci,sensibili,intelligenti,capaci allo stesso modo…ma se il campione e il grande pilota si trovano a duellare con gli stessi mezzi state tranquilli che vincerà sempre il campione…o che comunque il campione farà di tutto e di più per vincere…anche le sportellate se è in difficoltà col mezzo…

credo soltanto,e questo mi delude profondamente,che i campioni del passato sapevano prendersi la propria responsabilità di questo loro comportamento…non facevano i falsi moralisti andando poi a kiedere scusa…!!!

djbill dice:

Nella F1 Ipocrisia manca però il regolamento: (come già scritto nel forum) l’incantesimo si è rotto quando vedi arrivare una BrownGP dal nulla che grazie ad un buco regolamentare vince il campionato. Da allora grazie ad un regolamento che tenta inutilmente di contenere i costi (i top team che possono spendere delegano a società esterne i costi di ricerca e sviluppo, mentre gli altri che non hanno la stessa capacità di spesa sono comunque indietro o non si iscrivono) non vince chi è all’avanguardia dal punto di vista tecnico e ha un pilota in grado di sfruttare tutto il potenziale della macchina, ma chi riesce a sfruttare il regolamento a proprio favore…

In una F1 che premia il più furbo anche dal punto di vista tecnico, ci sta anche che premi il più furbo tra i piloti.

FFR-91___MSC dice:

bravo…andrebbe rifatta la F1…e probabilmente ritornerebbero anche gli uomini veri e non i robot sponsorizzati oltre che i piloti…

Lotus dice:

Questo mito del campione cinico e assassino poi andrebbe rivisto…
non è che bisogna essere per forza dei Dick Dastardly per essere campioni di F1… un conto è volere sopra ogni cosa vincere
, un conto inseguire tutti i mezzi, leciti o meno leciti per vincere…
Come Adelaide ’94 insegna.

FFR-91___MSC dice:

io credo che chi abbia scritto questo articolo e chi lo condivide non volesse proporre come “mito” il campione cinico e assassino…si sta dicendo solo che è vero…

poi vogliamo parlare di Adelaide ’94 ?!?!? qui mi sento proprio chiamato in causa…vogliamo parlare di una stagione in cui la Benetton era ogettivamente inferiore al mostro Williams,vogliamo parlare di come la FIA si accaniva quasi ogni gara su Schumi,facendogli perdere 4 gare,vogliamo parlare della stupidaggine di Hill che,probabilmente terrorizzato all’idea di avere davanti un avversario che non avrebbe potuto mai passare in una situazione normale si è fatto prendere dalla foga e lo abbia in fin dei conti speronato,xkè Schumi era con più di mezza macchina davanti…e poi non si sa se Schumi avesse danneggiato la sua macchina…

La stessa manovra la fece Prost su Senna…suzuka 89…ma forse Prost non ha demolito tutti i piloti che ha avuto davanti…quindi forse è più simpatico…

luciano dice:

il problema secondo me non sono gli ordini di scuderia, che magari non vuol perdere punti importati, visto l’ equilibrio delle ultime stagioni.. ma la correttezza verso il compagno di squadra…

FFR-91___MSC dice:

il compagno di squadra è in assoluto il primo avversario…quello che DEVI battere a tutti i costi perchè hai lo stesso mezzo…in pista non si devono avere amici…fuori è tutta un’altra cosa…

Lotus dice:

Concordo al 100% con Iceman…

Dariok dice:

ho rivisto solo ora su youtube la manovra di Vettel, beh, che dire…ha fatto bene!! una battaglia come non se ne vedono molte. Si fossero toccati e avessero danneggiato l’auto si sarebbe potuto rimproverare qualcosa al tricampione, ma così no

Come al solito, niente da dire. Articolo molto bello e sfaccettato (perché non dà ragione ad uno soltanto e tanti saluti, vede la questione da molti punti di vista, che secondo me manca sempre in argomenti come questi).

E su un punto ha pienamente ragione, ovvero questo:

A proposito di Barrichello: oggi si è parlato di manovra super pericolosa di Vettel, perchè si è infilato a destra quando aveva tutta la sinistra a disposizione. Mi torna alla mente un episodio analogo, datato 2010, proprio con Barrrichello. Eppure, lì, la colpa la diedero a qualcun’altro. Segno che a volte i giudizi cambiano in base a chi è al volante.
Parentesi a parte. Sapete cosa vi dico, in tutta onestà? Che i Campioni, i veri Campioni, secondo me si distinguono anche in queste occasioni. Io credo che al posto di Vettel sia Hamilton, sia Alonso, sia Schumacher, sia Senna, sia Prost e via dicendo, si sarebbero comportati nello stesso modo. Perchè il fine giustifica i mezzi, perchè il secondo è il primo dei perdenti, perchè in Formula 1 conta vincere. E solo i grandi Campioni possono permettersi di vincere anche suscitando scalpore e polemiche. Mentre, se si è disposti ad arrivare sempre secondi, se non ci si ribella mai, se si aspetta invano il proprio turno, se si piagnucola col team perchè da soli non si è in grado di riconquistare ciò che è stato ingiustamente (?) tolto beh, si è automaticamente al di là del cancello che separa i miti dai mestieranti. Ci vorrebbe anche un po’ di consapevolezza.

Krusty dice:

Una cosa sola:
Complimenti all’autore.
Ormai questo sito è diventato il punto di riferimento per la F1 in Italia. E ad ogni articolo dimostra la propria indipendenza, che mi auguro rimanga tale.

Ho appena sentito ciò che han detto a Studio Sport: mi vien da piangere a pensare che venga ascoltato da infinite più persone rispetto a quelle che leggono questo sito.

Di nuovo complimenti, Alessandro

djbill dice:

se prendi come metro di paragone Studio Sport che è quasi obbligato a parlare di uno sport che però non va in onda sulle sue reti… Fai un confronto del tono di voce usato nei servizi F1 e in quelli della MotoGP senza prendere in esame i contenuti, solo quello dovrebbe far capire molto 😉

Krusty dice:

La differenza c’è 🙂
Tuttavia le boiate vengono dette per la F1 (e anche per la MotoGP da quanto mi dicono, io non la seguo) e la gente ci crede e si fa influenzare.

Quando invece tutti dovrebbero leggere questo articolo, uno dei migliori di Secchi

Davide Hill dice:

Sulla parte riguardante Alonso, la Ferrari e l’unione di squadra, intendo…

-Dave dice:

Ah, sì, immaginavo..non a caso ho puntualizzato:”Io voglio credere che la Ferrari non sia così ipocrita, ma che sia invece unita come dice Fernado”.
Quel “voglio credere” non è messo così a caso, io spero sia così.
Da che mondo è mondo, le squadre congelano le posizioni quando riescono a piazzare due vetture davanti nella fase finale di un Gp, soprattutto se siamo appena alla seconda manche di un campionato lunghissimo. Però ripeto, se Vettel fa quello che ha fatto (e va benissimo così) allora che si prenda le sue responsabilità, abbia le palle di portare avanti la sua causa.

Davide Hill dice:

Dave su questo avrei leggerissimamente da ridire.

-Dave dice:

scrivi pure, sono curioso di confrontarmi. Cos’è che non ti piace di quello che ho scritto?

-Dave dice:

“..mettiamo al posto delle due Red Bull le due Ferrari, e immaginiamo Alonso che effettua la stessa manovra di Vettel ai danni di Massa. Immaginatevi cosa si sarebbe detto. Io, e ci metto la mano sul fuoco, suppongo che sarebbe stata esaltata la remuntada dello spagnolo e il sorpasso sarebbe stato dichiarato assolutamente giustificato in ottica mondiale”.
Mah, secondo me la Ferrari avrebbe invece lasciato i piloti fare la loro gara, senza imporre ordini di scuderia (non penso si possa parlare di “sorpasso in ottica campionato” già dalla seconda gara), come invece la Red Bull ha “provato” a imporre. Io voglio credere che la Ferrari non sia così ipocrita, ma che sia invece unita come dice Fernado.
Che passi anche questa, ma deve essere l’ultima. okay che Fernando non sentiva la macchina peggiorata dopo l’incidente, okay che il muretto nonostante i “14 monitor Full HD” non abbia capito l’entità del danno a causa dell’acqua, ma adesso basta, devono aver imparato la lezione.

Di Vettel invece dico solo una cosa: è un campione, audace e coraggioso, ma la cosa che mi infastidisce di lui è che prima compie sorpassi contro dei presunti ordini di scuderia, poi fa l’umile e si scusa con tutti. Se pensi che il tuo sorpasso sia stato corretto, abbi il fegato di dirlo! Abbi lo stesso fegato che ci metti nel sorpassare il tuo compagno di squadra a 2 centimetri dal muro! Altrimenti, se non hai il coraggio di importi, rispetta le decisioni del tuo Team, che saranno pure ingiuste, ma vanno comunque rispettate.

Sarà forse che ho solo 15 anni e dei “bei vecchi tempi” ho visto solo video e letto articoli, sarà che seguo la F1 solo dal 2011, sarà che sono una persona che ritiene che arrabbiarsi non serva a nulla, ma io penso che il vero Campione non debba essere necessariamente “il più stronzo”, ma semplicemente uno che quando fa qualcosa considerato “sbagliato” poi abbia le palle di continuare a sostenere il suo gesto, senza rimorsi.

FFR-91___MSC dice:

la ferrari avrebbe lasciato alonso e massa liberi !?!?! ma non diciamo idiozie…

purtroppo c’è ssempre stata la prima guida e la seconda…qnd nn c’è stata si è assistito ai duelli più belli della storia…senna-prost…mansell-piquet…

cmq hai ragione su vettel…

Davide Hill dice:

Quoto tutto, virgole e spazi bianchi compresi.

Muresan80 dice:

sono completamente d’accordo con quanto scritto da Ale

Camy dice:

Non sono molto d’accordo. Gli ordini di scuderia sono un idiozia, rovinano le gare e fin qui penso che possiamo essere tutti d’accordo. Però a me sembra comodo, Vettel ignora gli ordini di scuderia quando sono per lui, però non si è mai lamentato di quando venivano dati a Webber, per me non è tanto questione di essere campione o no, è rispettare le regole, adesso (purtroppo) fanno parte di quello che è la f1 ed è così. Come con Alonso, il problema non è tanto che fanno spostare Massa, ma che se Massa va meglio non fanno spostare Alonso. Poi che Massa e Webber non siano all’altezza dei loro compagni di squadra ok, però è da campioni vincere perchè il tuo compagno di squadra è obbligato a spostarsi? Se Webber avesse l’atteggiamento di Vettel sarebbe già licenziato da anni.

Camy dice:

Rosberg cmq penso che oggi abbia lasciato perdere perchè forse è stato colto impreparato e perchè in effetti per la Mercedes era un miracolo essere così avanti, ma se l’anno va avanti così non sicura che lascerebbe perdere. E’ uno tranquillo in generale ma se c’è bisogno secondo me combatte.

robby dice:

Mi permetto di dissentire portandoti ad esempio la gara inaugurale: al secondo pit stop fanno fermare Massa ben 2 giri dopo Alonso facendogli perdere il vantaggio che aveva.

Prima del pit stop Massa davanti ad Alonso, dopo il pit stop Alonso davanti a Massa.

E il giochino è servito! Onestamente preferisco la lotta in pista!

djbill dice:

È noto anche che Massa ha ammesso che l’idea di Alonso di fermarsi prima si è rivelata ottima, mentre per lui sembrava troppo presto… Non facciamo disinformazione…

robby dice:

Riporto i dati di chi era su 3 soste (il numero è il giro a cui si sono fermati):
Mark Webber 18
Fernando Alonso 20
Jenson Button 20
Adrian Sutil 21
Sebastian Vettel 21
Felipe Massa 23

Alonso era in linea con gli altri e Massa è stato l’unico a ritardare (perdendo la posizione)

Ayrton4ever dice:

Non sono d’accordo Alessandro

McEaster dice:

@Iceman

è vero (è ormai una moda…uno standard se vogliamo, quello di lamentarsi col muretto per queste cose)….però poi ci ha pensato lui da solo a superarlo, senza aspettare oltre!

mammamia dice:
Iceman dice:

“se si piagnucola col team perchè da soli non si è in grado di riconquistare ciò che è stato ingiustamente (?) tolto” ti ricordo che è stato lo stesso vettel in radio a dire di fare spostare mark xk era troppo lento eh..

Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO