“Brake test?”, quando Schumi fraintese Senna

F1Storia
Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
28 Giugno 2017 - 20:59
Home  »  F1Storia

L’episodio del “brake test” tra Hamilton e Vettel è simile nella natura, ma differente nella modalità, ad un altro caso capitato esattamente 25 anni tra Ayrton Senna e Michael Schumacher. Nello specifico accadde durante il GP del Brasile a Interlagos.

In quella stagione, già dalle prime gare la fantascientifica Williams FW14B si dimostrò di un anno avanti rispetto alle vetture avversarie, tanto da dominare da subito il campionato, per poi vincerlo, con Nigel Mansell. La Mclaren motorizzata Honda, marchio che a fine stagione avrebbe abbandonato la F1, sino a metà del 1991 si era dimostrata il team da battere con titoli a ripetizione vinti a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 con Lauda, Prost e Senna.

Per provare a recuperare il prima possibile il gap che la separava dalla Williams, a Interlagos venne messa in pista la nuova e tecnologica MP4/7, una vera e propria macchina “elettronica”, per sostituire la “vecchia” MP4/6 guidata nelle prime due gare della stagione da Senna e Berger. In quel GP la Mclaren portò 6 vetture (3 MP4/7 e 3 MP4/6) e 75 uomini divisi tra tecnici del team, della Honda, della Tag e della Kenwood.

La gara, manco a dirlo, fu un monologo Williams, ma l’episodio più importante e controverso accadde dietro. A fine gara, con entrambe le Mclaren ritirate e Schumacher sul podio con la “vecchia” Benetton B191, il tedesco si presentò ai microfoni con queste parole: “Ero più veloce di Senna, ma non riuscivo a passarlo. Dopo una decina di giri si è messo a giocare: frenava in rettilineo e nelle curve lente. Questo atteggiamento non te lo aspetteresti mai da un 3 volte campione del mondo”.

Schumacher ancora non sapeva che il suo fu un clamoroso abbaglio. Infatti la complicata elettronica della MP4/7 entrò in crisi durante la gara, causando a Senna dei cali di potenza che vennero interpretati da Schumacher come una “provocazione” fatta dal brasiliano nei suoi confronti.

Le frasi di Schumi vennero poi riprese da Ayrton nella famosa “lavata di capo” post tamponamento al tornantino Adelaide di Magny-Cours di qualche gara dopo. Prima della ripartenza dopo la bandiera rossa a causa pioggia, con il brasiliano già in borghese, in mondo visione andò in onda uno dei momenti storici dell’intera storia della Formula 1.

Ayrton, oltre a riprendere Michael per il contatto al primo giro, gli disse: “Tu sei forte, ma quello che hai detto dopo il GP del Brasile è sbagliato. Prima di accusare gli altri davanti alle telecamere dovevi venire a parlare con me. Ora io lo sto facendo con te davanti a tutti”. 

Un dialogo tra i due piloti più forti di questo sport, che a distanza di 25 anni ci fa capire ancora di più la “distanza” (scusate il gioco di parole) tra quella generazione e l’attuale. Ora noi non sappiamo se Vettel e Hamilton abbiano avuto un confronto in privato per chiarirsi, ma comunque resta il fatto che le “confessioni” davanti alle telecamere dovrebbero esserci dopo un bel faccia a faccia.

Immagine copertina: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.it)

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO