Bottas: la dura realtà di un contratto a termine

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
16 Aprile 2017 - 22:45
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C’è che quando firmi per un anno sai bene che dovrai scendere a compromessi. Se poi sei ancora nel periodo di prova e devi dimostrare di essere fedele alla causa, chinare il capo è il minimo che ci si possa aspettare da te, col rischio di passare per scemo.

Di fatto, il weekend di Valtteri Bottas è tutto qui: fantastico al sabato, addomesticato alla domenica. Soli 23 millesimi davanti in qualifica: un’inezia, ma un grande risultato quando l’avversario si chiama Lewis Hamilton. Costretto a lasciare spazio non una, ma due volte al capitano in gara. La seconda, dopo aver alzato il piede per giri interi lasciandosi prendere un secondo e mezzo e più al giro, roba davvero alla Barrichello in Austria, da passare per pollo. 

La faccia sul podio è tutto un programma, ma d’altronde non puoi aspettarti altro quando Mercedes ti chiama e ti propone un solo anno di contratto. Voglio dire, dovresti arrivarci anche te che non ti si prende per vincere il titolo quando c’è già Hamilton. Le opzioni, in questi casi, sono tre: o ti chiami Rosberg e azzecchi l’anno della vita, o ti chiami Verstappen e rovesci il tavolo dalle prime libere, oppure fai il possibile per meritarti il rinnovo. Constatato che Rosberg è sul divano e te non ti chiami Verstappen il rinnovo, ora, passa anche da weekend come questi, nei quali dimostri di esserci sul giro secco stupendo tutti, parti meglio alla domenica ma devi lasciare strada appena possibile al capo squadra che poi, effettivamente, sul passo dimostra di averne di più. Perché ora in Mercedes si è capito che non è più discorso di giocarsi qualcosa in due, ma c’è una Ferrari da combattere e non ci si può più permettere lotte interne e via dicendo. Altro che piloti liberi come quando, dietro la W07, c’era il vuoto e tanto, male che andasse, era doppietta. 

Ora c’è una rossa che fiata sul diffusore e non ci sono giochetti da fare. Anche in questo senso, caro Valtteri, t’è andata male. Si dice che per meritare il rinnovo devi restare entro un certo limite da Lewis. Per ora direi che ci siamo: smaterializzarsi, sicuramente, è gesto apprezzato per superare almeno il periodo di prova.

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