Barcellona Day 1: lode a George e alla Williams!

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
20 Febbraio 2020 - 00:26
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Era da secoli che non si assisteva ad una giornata di test senza alcuna interruzione. Nessun problema tecnico, un paio di testacoda in tutta la giornata. Otto ore che sono volate via liscissime come se non si trattasse di monoposto, tutto sommato, nuove. Sicuramente i regolamenti identici anno su anno sono stati utili a progettare vetture già pronte a scendere in pista con una buona – anzi, ottima – base di affidabilità. Questo aiuterà anche a recuperare i chilometri di una quarta giornata che non c’è più.

Da qui, quindi, le decine, centinaia di giri ai quali abbiamo assistito sotto un sole bello caldo ed un’arietta bella fredda. Della serie che l’escursione termica è tipo di 66 gradi tra caldo e freddo. Appurato che dal punto di vista dell’affidabilità sembra tutto a posto e per tutti, nessuno escluso, c’è da sottolineare che nonostante la costanza di regolamenti si sono viste in gran parte monoposto diverse rispetto al passato.

foto Alessandro Secchi

Parto da Mercedes | non ne avrebbe avuto bisogno, ma l’evoluzione è allucinante. Stiamo ancora aspettando che montino le fiancate. Il taglio è netto e la livrea lo enfatizza ancora di più. È come se lì sotto ci fosse solo il radiatore. Al via della sessione mattutina Bottas è sceso in pista e ha iniziato a martellare giri mentre gli altri si limitavano ad installation lap. Insomma, un po’ di paura già la fa.

foto Alessandro Secchi

Ferrari | dicono che abbia girato carica di benzina ed infatti è strano che Charles in tutto il pomeriggio non abbia migliorato il tempo del mattino, con pista oltretutto più calda. Quindi si aspetti un attimo prima di parlare di tragedie. La SF1000 si capisce che è figlia della SF90, le due vetture sono molto più simili rispetto alle Mercedes soprattutto nella zona delle fiancate. Non è necessariamente una cattiva notizia, alla fine parla il cronometro. Livrea simile, effettivamente il rosso è più scuro. Bocciati, per quanto mi riguarda, i numeri vintage. Stanno proprio male.

foto Alessandro Secchi

Red Bull | Verstappen è contento. Può essere l’anno giusto? Impossibile saperlo adesso. Tanti giri da solo (168, due GP e mezzo), macchina affinata rispetto alla RB15: il muso è più stretto e la punta è più complessa, le fiancate sono state a loro volta snellite ed incavate nella parte bassa. Il colore opaco è il top assoluto e la livrea è semplicemente meravigliosa soprattutto dal vivo, da anni.

foto Alessandro Secchi

McLaren | Una bella scommessa. Papà Sainz, nel paddock, aveva una bella luce negli occhi nonostante fosse sera. Convertita a sua volta alla livrea opaca, che rende molto bene anche sul mix arancio-blu, la MCL35 è un’altra monoposto che si distingue dalla precedente. Le fiancate avvolgi-radiatori si notano anche qui, nonostante non si sia al livello di Mercedes. Poi si stringono verso il centro con la carrozzeria che prosegue invece dritta nella parte superiore, a ricordare un po’ – solo un po’ – le monoposto di fine anni ’90. È brutto parlare di sensazioni ma dopo una giornata solo quelle possiamo avere, forse è meglio parlare di speranza, ovvero che possa avvicinarsi alle tre di testa.

foto Alessandro Secchi

Racing Point | Verniciatela di grigio ed avrete praticamente la W10 sotto mentite spoglie. Il muso arrotondato in punta, le prese d’aria dei radiatori – leggermente più piccole, l’airbox, la pinna e relativa t-wing, la geometria delle sospensioni anteriori. Ragazzi, se non ci credete potete trovare su Twitter delle comparative tra le due monoposto, come questa.

https://twitter.com/Insidef1/status/1230174536793874432
https://twitter.com/veveakali/status/1230124650597761030

Sinceramente non so che dire. La macchina è molto simile, la Power Unit è la stessa. Non è certo una garanzia ma diciamo che la linea è quella. La livrea divide sempre il pubblico, secondo me è più riuscita dell’anno scorso. Vedremo quanto andrà.

Renault | Il colpo d’occhio è sulla livrea full black opaca, apprezzata da tantissime persone. Non sarà quella definitiva ma è un peccato a mio modo di vedere, perché fa davvero una gran bella scena. Anche la R.S.20 ha delle fiancate più strette – si intuisce la linea dei radiatori, ma mai quanto Mercedes – e il muso segue la linea della monoposto campione, restringendosi dopo l’attacco al telaio. Non ha girato tantissimo considerato che il lavoro è stato ripartito su entrambi i piloti ma potrebbe essere anche una scelta, visto che non sono stati segnalati problemi.

foto Alessandro Secchi

AlphaTauri | C’è ancora da prendere confidenza con il nome, sia parlato che scritto. La AT01 è davvero elegante alla vista, il misto blu opaco/bianco lucido crea un bell’effetto. Quindi, dal punto di vista della livrea, ci siamo. Durante la prima giornata non ci sono stati problemi e, soprattutto al mattino, ci sono stati parecchi tanti passaggi a velocità costante sul rettilineo d’arrivo, prova che quasi nessuna delle altre squadre ha fatto o, almeno, non così insistentemente. Le fiancate sono belle scavate in basso e il muso ricorda la Red Bull 2019. Vedremo come si comporterà.

foto Alessandro Secchi

Haas | Tornata alla livrea tradizionale sembra finlamente una… Haas, riconoscibilissima come dal 2016. Vista dall’alto le fiancate sembrano ancora un po’ ingombranti, soprattutto nella parte anteriore. In questo la somiglianza con la Ferrari è abbastanza marcata. Anche per loro nessun problema evidente durante la prima giornata, parecchi giri per Magnussen e tempi un po’ nascosti, oserei dire.

foto Alessandro Secchi

Alfa Romeo | La C39 si tinge ancora un po’ di rosso rispetto alla scorsa stagione ed è un bene. Saranno tre le monoposto con i musi bianchi: Williams (con profili blu), AlphaTauri e, appunto, Alfa Romeo con profili rossi. Dovrebbero essere distinguibili, o almeno si spera. Seguito sempre dai fedelissimi tifosi Robert Kubica ha dato il via alle danze al mattino per lasciare, al pomeriggio, la monoposto ad Antonio Giovinazzi. Un buon numero di giri a fine pomeriggio e tempi a fondo classifica che, per ora, non devono far gridare allo scandalo. Fiancate un po’ più strette e muso più ricercato rispetto alla C38.

foto Alessandro Secchi

Williams | La regina di giornata. È stato George Russell il primo a scendere in pista in questi test e spero che questo sia stato un gesto voluto, a voler scacciare via un’annata orribile come quella del 2019, dove lo stesso George non si è mai lamentato nemmeno una volta della totale assenza di competitività della FW42. Nella prima settimana di test 2019 la Williams aveva iniziato a girare al terzo giorno. Oggi, tra Russell e Latifi, la FW43 ne ha messi insieme 136. Abbiamo scambiato quattro parole con un uomo Williams: l’umore è alto e se lo meritano. I tempi contano poco ma hanno girato molto meglio dello scorso anno, con lo stesso Russell molto positivo dopo i primi chilometri. Spero davvero che sia un anno di rinascita, ci vuole per loro e per la F1.

Ed ora qualche altra foto rapida della prima giornata, mentre qui ci si appresta a riposare in vista della seconda. Buonanotte a tutti!

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