Approvata l’introduzione della “patente a punti” in Formula 1

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
12 Dicembre 2013 - 18:00
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L’adozione della “patente a punti” in Formula 1, pianificata già nel corso della seduta del Consiglio Mondiale della FIA tenutasi lo scorso giugno, è stata formalizzata con l’introduzione nel Regolamento Sportivo dell’articolo 4.2, secondo il quale chi riceverà 12 punti di penalità nell’arco di 12 mesi verrà squalificato per un Gran Premio; in ogni occasione in cui un pilota riceverà dei punti di penalità, questi gli verranno rimossi 12 mesi dopo la loro imposizione, non al termine del campionato.

L’articolo in questione recita: “In accordo con l’articolo 16.3 (che definisce le possibili penalità che può subire un pilota durante un evento), i commissari possono infliggere dei punti di penalità sulla Superlicenza di un pilota. Se un pilota accumulerà 12 punti di penalità, la sua licenza verrà sospesa per l’evento successivo, dopodichè questi gli verranno rimossi. I punti di penalità rimarranno sulla Superlicenza per un periodo di 12 mesi, dopo i quali verranno rimossi.” L’introduzione della patente a punti rende ancora più antisportiva la decisione, già a dir poco scandalosa di suo, di raddoppiare i punti in occasione dell’ultimo appuntamento stagionale.

Sono state inoltre inasprite le sanzioni per “unsafe release”, cioè per ripartenza pericolosa dai box: se una macchina verrà fatta ripartire pericolosamente dai box nel corso di una sessione di prove, i commissari potranno imporre una penalità in griglia se lo riterranno necessario; se invece ciò accadesse durante la gara, al pilota potrà essere comminato un drive through oppure 10 secondi di penalità sul tempo di fine gara; se la vettura in questione non riuscisse a riprendere la gara verranno inflitte 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza del Gran Premio successivo.

Il nuovo regolamento sportivo ha inoltre stabilito il modo in cui verranno applicate le penalità per la sostituzione del motore a partire dalla prossima stagione. Nel 2014 l’unità motrice sarà composta da 6 diversi moduli: il vero e proprio motore a combustione interna, l’ERS-K, l’ERS-H, l’accumulatore di energia, il turbocompressore e l’elettronica di controllo; ogni squadra può utilizzare al massimo 5 esemplari di ciascuno di questi moduli. Non appena verrà utilizzato un sesto esemplare di una qualsiasi di queste parti verranno inflitte 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza dell’evento successivo più altre 5 posizioni di penalità per ogni altra gara in cui verrà utilizzato questo sesto elemento; lo stesso accadrà nel caso venga utilizzato un settimo esemplare (e poi un ottavo, un nono, ecc.) degli elementi sopra citati; se un pilota si trovasse troppo indietro sullo schieramento di partenza per poter scontare a pieno la sua penalità, pagherà le rimanenti posizioni sulla griglia di partenza dell’evento successivo. Inoltre se un pilota dovesse sostituire l’intera unità motrice sarà costretto a partire dalla corsia dei box; infine è stato modificato il regolamento anche per quel che riguarda i cambi, che ora dovranno durare per sei gare consecutive e non più per cinque.

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