500 volte Penske: storia di una leggenda del motorsport [Parte 2]

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
24 Settembre 2018 - 18:00
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Proseguiamo il nostro viaggio nella storia del team Penske raccontandone il trentennale periodo in Nascar, tuttora in corso. La grande moltitudine di competizioni legate a questo mondo, unita ovviamente all’altissima qualità dei piloti passati per la squadra del Capitano, ha garantito a Penske la bellezza di 179 vittorie, alle quali vanno unite le sei conquistate nel campionato ARCA.

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La storia del team Penske in Nascar è divisa in due fasi, separate da 15 anni di inattività. La prima parte inizia nel 1972 sullo stradale di Riverside, con la AMC Matador schierata – ovviamente – per Mark Donohue. Gli impegni sono sporadici ma i risultati arrivano subito, nonostante una vettura non performante. Un anno esatto dopo il debutto – stessa pista, vettura e pilota – arriva pure la prima vittoria in Cup Series, la #62 nella storia del team. Dopo altre due stagioni part-time (con ulteriori tre vittorie), il 1976 è il primo anno a tempo pieno e al volante c’è il futuro Hall of Famer Bobby Allison. Il campionato si chiude senza vittorie, ma col quarto posto finale in generale. Quando tutto sembra destinato a progredire in meglio, Roger decide invece di concentrarsi solo sulle monoposto e vende tutto alla famiglia di un giovane talento appena sbarcato in Nascar di nome Bill Elliott. Penske torna per due gare nel 1980 per dare un’auto al debuttante Rusty Wallace. All’esordio assoluto Rusty sorprende ed è secondo, ma Roger non ritorna in Cup Series e Wallace vincerà il titolo nel 1989 per un altro team.

Riverside 1973, la prima di Penske in Nascar con Mark Donohue al volante

Il ritorno del team Penske è datato 1991 e il pilota prescelto non può che essere Rusty, il quale porta con sé anche lo sponsor Miller: la #2 diventa una vettura iconica nella mente dei tifosi nonostante Wallace non vinca più il titolo, né la Daytona 500. L’attesa del primo successo dura appena due mesi, poi alla sesta gara a Bristol Rusty conquista pole e vittoria, la #137 nella storia della scuderia.

Dopo 15 stagioni insieme, fino al suo ritiro, Wallace vince 37 gare in Cup Series. Grazie a Rusty, Roger comincia a mettere le basi anche per le categorie minori, dato che nel 1996 schiera vetture anche nella Truck Series (programma non proseguito) e nella allora Busch (ora Xfinity) Series, che invece regalerà ben più soddisfazioni.

Una delle poche gare di Penske nella Truck Series, Nazareth 1996. Rusty Wallace alla guida

Dopo qualche stagione con una sola vettura schierata, nel 1998 Michael Kranefuss decide di sciogliere l’alleanza con Carl Haas e iniziarne una con Roger: nasce il Kranefuss-Penske Racing e Michael porta con sé una vettura, che ha il #12, e il suo pilota Jeremy Mayfield. Il giovane talento di Owensboro, Kentucky però ha un carattere decisamente opposto a quello del Capitano e alla quarta stagione arriva il licenziamento dopo sole tre vittorie conseguite.

Per Roger però non ci sono problemi, dato che nel 2000 debutta un giovane che farà parlare di sé: è Ryan Newman. una pole nel 2001 disputato part-time, sei nel 2002 e addirittura 11 nel 2003 e così Newman diventa per tutti “Rocket Man”. Il 2003 di Newman è stellare, dato che conquista ben otto vittorie con la #12, ma gli incidenti sono troppi e il titolo non arriva. Per la crescita di Newman, Roger schiera addirittura una vettura nella ARCA Series, una delle tante serie propedeutiche delle stock car, e Ryan porta a casa quattro delle sei vittorie della scuderia nella categoria. Il 2001 è anche il primo anno in cui il team corre con continuità nella Busch Series, sempre per proseguire la formazione di Newman. Alla seconda gara stagionale Ryan è già in victory lane ad Atlanta per il primo dei 68 successi nella categoria, il #224 nella storia del team. Dopo un’altra pausa di tre stagioni, dal 2005 il team Penske ritorna nella serie e dal 2009 vi corre a tempo pieno.

Terminata l’alleanza con Kranefuss ne inizia una col team Jasper, che permette in qualche occasione di schierare una terza vettura, in origine col #77 e dal 2009 col #22, ma soprattutto nel 2005 termina la carriera di Rusty Wallace, il quale l’anno prima a Martinsville ha vinto la sua ultima gara in Cup Series (#246). A sostituirlo arriva il campione del 2004, Kurt Busch, il quale in meno di un mese vince a Bristol (#263) la sua prima gara con Penske.

Rusty Wallace, uno dei simboli del team Penske

La coppia Newman-Busch va veloce, ma mai abbastanza per il titolo. E neanche per le “gare monumento”. L’occasione buona arriva però il 17 febbraio 2008, quando si corre la 50esima Daytona 500. All’ultimo giro c’è in testa Tony Stewart (che come Wallace non vincerà mai questa gara), ma il tandem Newman-Busch lo sorpassa e va a vincere (#296). Roger non aveva mai vinto “The Great American Race” e invece qui fa pure doppietta portandosi a casa l’”Harley J. Earl Trophy”, placcato d’oro per la grande ricorrenza e quindi pure unico nel suo genere.

A fine stagione Newman se ne va e la vettura #12 scivola nell’oblio della mancanza di sponsor, però ancora una volta Roger ci vede bene e ingaggia per il 2010 Brad Keselowski. Il 2010 è anche l’ultimo anno disputato full-time con tre vetture (per Busch, Keselowski e Sam Hornish Jr., passato alle stock car dopo i successi in monoposto). Anche il rapporto fra Busch e il Capitano però non è dei migliori e così alla fine del 2011 Kurt lascia il team.

La scuderia è così sulle spalle di un 28enne, appena alla sua terza stagione a tempo pieno in Cup Series, dato che a metà stagione AJ Allmendinger – sostituto di Kurt Busch sulla #22 – viene trovato positivo all’antidoping. E invece contro tutti i pronostici Brad Keselowski conquista il campionato del 2012, regalando a Roger il primo titolo in Cup Series, due anni dopo quello vinto nella Xfinity Series. Da allora, anche per il cambio delle regole per l’iscrizione dei piloti ai diversi campionati, nella Xfinity Series il team Penske decide di puntare solo al titolo per squadre e i campionati vinti sono quattro negli ultimi cinque anni. Dopo un 2012 turbolento, sulla vettura #22 nel 2013 arriva in squadra un altro giovane talento: Joey Logano.

Il titolo 2012 della Sprint Cup va a Brad Keselowski

La coppia Logano-Keselowski conquista vittorie a ripetizione, tra cui la 400esima della scuderia (Keselowski a Richmond nel 2014) e una seconda Daytona 500 (#407), nel 2015 con Joey Logano. Nel 2018 ritorna anche la terza vettura grazie a Ryan Blaney e così si ricompone la terna di numeri tanto cara a Roger: #2-#12-#22.

Richmond 2014: Keselowski mette la #400

All’appello mancano solo altre gare prestigiose, ma il 2018 regala soddisfazioni da questo punto di vista: Keselowski in appena due settimane vince la Southern 500 di Darlington (#498), 43 anni dopo quella di Bobby Allison (#74), la prima Brickyard 400 (#499) del team Penske dopo 25 anni di tentativi andati a vuoto e soprattutto dopo 17 Indy 500, e infine a Las Vegas la gara #500 della storia. Per Brad inoltre questa è la vittoria #59 con il team Penske, tante quante ne ottenne Mark Donohue, il pilota simbolo della scuderia. Ed ora, dunque, manca soltanto un altro titolo della Cup Series.

500 vittorie: oltre la leggenda

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