24 Ore di Le Mans: Porsche #17 al comando, Audi in agguato

WEC
Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
13 Giugno 2015 - 21:25
Home  »  WEC

Entusiasmante inizio per l’83esima 24 Ore di Le Mans, che dopo le prime sei ore di gara vede al comando la Porsche #17 pilotata da Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber. La 919 rossa, che partiva dal secondo posto, ha preso subito il comando alla prima curva e si trova tuttora davanti a tutti, ma alle sue spalle viaggiano minacciose due Audi R18: la #7, con il trio delle meraviglie composto da Fässler, Lotterer e Tréluyer, e la #9, che con Filipe Albuquerque vanta anche il giro più veloce con un superlativo 3:17.647.

Si era portata anche in testa durante la terza ora, la vettura di Ingolstadt #7, grazie al solito ritmo infernale imposto da André Lotterer, ma una foratura ha costretto l’equipaggio di riferimento dell’Audi ad un’ulteriore sosta pochi giri dopo avere effettuato il rifornimento. A prendere il posto di Lotterer è stato Tréluyer, autore di un’uscita di pista a Tertre Rouge che lo ha visto pure toccare leggermente il guard rail, senza comunque riportare danni gravi.

Sempre all’interno della Casa degli Anelli, è andata molto peggio alla vettura #8, protagonista di un inrdóñezacidente che poteva causare anche danni più ingenti. In regime di slow zone, Loïc Duval si è ritrovato in mezzo ad un gruppo di GT che erano state rallentate dalla Direzione Gara; il francese ha dovuto improvvisamente scartare verso destra per evitare la Viper di Bleekemolen, l’Aston Martin di Dalla Lana e la Ferrari di Fisichella e proprio con quest’ultima si è toccato distruggendo completamente l’avantreno. Grazie ad un lavoro magistrale, i meccanici Audi hanno risistemato la R18 danneggiata in appena quattro minuti. Anche il danno alla classifica dell’equipaggio non è stato molto grave per l’ingresso della Safety Car, necessaria per permettere ai commissari di riparare il guard rail danneggiato sul rettilineo dell’Hunaudières.

Ottima gara condotta anche dalla #9, con Albuquerque davvero velocissimo e autore di una fantastica rimonta sulla Porsche di Hartley culminata col giro veloce di cui sopra. Podio momentaneo, quindi, anche per l’italiano Marco Bonanomi.

Più in ombra la Toyota, con pure un testacoda in regime di Safety Car ad opera di Alexander Wurz, mentre si conferma la crisi della Nissan, partita addirittura in ritardo con la GTR-LM #23 e ventunesima con il suo migliore esemplare in pista, la #21. Protagonista di un particolare episodio anche la #22, a cui si è aperta la portiera sinistra mentre al volante c’era Lucas Ordóñez.

Tra le non ibride, ottima gara per la Rebellion #12, attualmente ottava e davanti persino alla Toyota #1 dopo che quest’ultima è stata danneggiata da un passaggio troppo aggressivo su un cordolo ad opera di Anthony Davidson. Coinvolta in uno scontro invece la #13, che ha colpito la Dome Strakka mentre questa cercava di evitare la Porsche GT #92 che aveva rotto il motore.

Tra le LMP2 sempre leader il team KCMG, partito dalla pole, con un ottimo stint da parte dell’ex-Toyota Nicolas Lapierre. All’inseguimento della squadra di Hong Kong vi era la Greaves Motorsport, finché la batteria della Gibson non ha lasciato a piedi lo sventurato Gary Hirsch. Piazza d’onore ereditata quindi dall’Oreca TDS, davanti all’Alpine della Signatech.

Battaglia senza esclusione di colpi anche nella GTE-Pro, capeggiata al momento dall’Aston Marti #99 dopo un intero pomeriggio a scambiarsi la posizione con l’unica Corvette rimasta dopo l’abbandono di quella incidentata da Magnussen giovedì in qualifica. Tommy Milner aveva infatti portato in testa la CR7 #64, prima di lasciarla nuovamente a Fernando Rees. Non particolarmente fortunate le Ferrari, con la #51 coinvolta nell’incidente dell’Audi sopracitato e la #71 costretta a partire dal fondo poiché Beretta non aveva percorso abbastanza giri in qualifica e attualmente in rimonta.

Gara finita, come già detto, per la Porsche Manthey #92, a cui è andato letteralmente a fuoco il motore costringendo Patrick Pilet a parcheggiare al più presto la 911 e a scappare a gambe levate. Prestazione non eccelsa, finora, anche da parte della #91, unica GTE-Pro mai davvero protagonista in questo primo quarto di gara.

Aston Martin in testa anche tra le GTE-Am, grazie all’ottima qualifica di Pedro Lamy e al buono stint condotto da Paul Dalla Lana. In grande evidenza anche la Viper Riley guidata fino alla leadership da Jeroen Bleekemolen, persa quando la palla è passata a Benjamin Keating. Alle spalle della Vantage #98, la Ferrari SMP #72 e la Ferrari AF Corse #83.

La seconda parte di gara si svolgerà interamente in notturna, e sarà forse quella decisiva per l’esito della corsa.

Classifica provvisoria

Immagine copertina: www.24h-lemans.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO