24 ore di Le Mans: la notte cambia tutto, Audi al comando

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
15 Giugno 2014 - 09:21
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Colpi di scena a ripetizione durante la notte nella 24 Ore di Le Mans: dopo 219 giri la Toyota di testa, la #7 pilotata da Wurz/Sarrazin/Nakajima, si è ritirata a causa di un problema elettrico che ha mandato in fumo le speranze degli uomini della casa giapponese, considerati gli autentici favoriti della vigilia sia per la velocità che per l’affidabilità del loro prototipo.

Il ritiro della Toyota è stato solamente l’evento principale di una notte ricchissima di spunti di interesse, visto che anche le due Audi rimaste in corsa hanno accusato problemi tecnici che tuttavia sono stati prontamente risolti dai meccanici al box. La prima ad essere rientrata è stata la #1 di Di Grassi/Gene/Kristensen su cui i meccanici della casa tedesca hanno dovuto sostituire un iniettore; la sosta è durata appena 5 minuti, ma ciò non ha impedito alla #1 di perdere una posizione a vantaggio della Porsche #20.

4 ore dopo, a circa due terzi di gara, è stata la volta dell’altra Audi, la #2 di Fassler/Lotterer/Treluyer, che dopo essere passata in testa a seguito del ritiro della Toyota è rientrata ai box per un problema tecnico, probabilmente al turbo; in questo caso la sosta è durata un pò di più, quasi 10 minuti, ma i meccanici dell’Audi hanno comunque consentito ai loro piloti di riprendere la pista in terza posizione davanti all’altra Toyota, la #8 di Davidson/Lapierre/Buemi; nel frattempo, dietro alla #2, la #1 era riuscita a rimontare e a scavalcare la Porsche #20, portandosi così al comando della gara dopo i problemi della vettura gemella.

La classifica dopo 18 ore di gara vede quindi l’Audi di Di Grassi/Gene/Kristensen al comando con un giro di vantaggio sulla Porsche di Bernhard/Webber/Hartley e due sull’altra Audi, quella di Fassler/Lotterer/Treluyer, che al momento è però in rimonta nei confronti della Porsche; realisticamente saranno queste tre vetture a giocarsi la vittoria nell’ultimo quarto di gara. Alle loro spalle si trovano la Toyota di Davidson/Lapierre/Buemi e la Porsche di Dumas/Jani/Lieb, entrambe afflitte da alcuni problemi tecnici nelle prime ore di gara e che ora si trovano rispettivamente a 8 e 10 giri dalla vetta.

Per quanto riguarda le altre categorie, la LMP2 vede la Ligier-Nissan #35 della Oak Racing di Brundle/Mardenborough/Shulzhitskiy al comando con quasi un giro di vantaggio sulla vettura gemella schierata dalla TDS Racing di Thiriet/Badey/Gommendy.

La classe che però ha dato il maggior spettacolo è senza dubbio la GTE Pro: per lungo tempo la Ferrari di Bruni/Vilander/Fisichella, la Aston Martin di Turner/Mucke/Senna e la Corvette di Gavin/Milner/Westbrook si sono date battaglia, restando racchiuse in una manciata di secondi e scambiandosi continuamente la leadership. Nel corso della notte la Corvette è uscita di scena e davanti sono rimaste la Ferrari e la Aston Martin, tuttora molto vicine tra di loro; all’ultimo passaggio sul traguardo in testa viene data la Ferrari di Bruni con appena sette decimi di vantaggio sulla Aston di Senna.

In GTE Am, la classe riservata ai non professionisti, la Aston Martin #95 di Poulsen/Heinemeier-Hansson/Thiim si trova saldamente al comando con due giri di vantaggio sulla Porsche #88 di Ried/Bachler/Al Qubaisi e quattro sulla Ferrari #61 di Perez-Companc/Cioci/Venturi.

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